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EVENTI E CULTURA

I cicloviaggiatori Enzo Cinelli, Amedeo Brinoni e Giorgio Lucarelli mappano la via Francigena del Sud

Tre amici ciociari decidono di “sacrificare” qualche giorno del loro tempo per incentivare in maniera fattiva i cammini sacri di questo angolo d'Italia, valorizzando “la via Francigena del Sud” sul territorio romano, ciociaro, casertano e beneventano

Redazione Sora24
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Armati di guida cartacea scritta nel 2011 da Monica d’Atti e Franco Cinti, l’inseparabile traccia GPS su navigatore, borse da viaggio, hanno pedalato per cinque giorni, da piazza S. Pietro a Benevento. Una lenta cavalcata su due ruote a trazione umana, lunga circa 300 km.

Enzo Cinelli ben supportato da Amedeo Brinoni e Giorgio Lucarelli. I tre esperti cicloviaggiatori abituati ai viaggi di fede e non solo, hanno attraversato decine di centri abitati, con continui saliscendi altimetrici, tra sentieri, antichi tratturi, strade rurali e comunali, alcuni tratti delle ciclovia “Eurovelo 5” e “Volturno” e qualche volta anche strade provinciali poco trafficate. Nei punti strategici del tracciato, sono stati posizionati gli Ichthus, anche per evidenziare la continuità del cammino sacro.

Dieci le tappe mappate compiutamente, in maniera non invasiva, sulle trenta complessive che portano i pellegrini, in circa 770 km, da Roma ai porti pugliesi di imbarco per la Terra Santa: Monte S. Angelo, Bari, Brindisi o S. Maria di Leuca, seguendo il “pesciolino rosso con la Croce di Gerusalemme”, simbolo univoco dell’intero percorso. Dopo aver calcato la millenaria Appia antica ed i castelli romani, Marino, Artena e Colleferro, in terra ciociara i pellegrini pernottano ad Anagni o Ferentino, Veroli o Casamari, Strangolagalli o Ceprano, Aquino o Cassino (in base al proprio ritmo di cammino o pedalata), per poi proseguire verso Mignano MonteLungo, Presenzano o Alife, Telese o Solopaca e il capoluogo sannitico, prima di svalicare sugli Appenini in Puglia. Tappe ricche di arte e di personaggi che hanno lasciato il segno nella Storia millenaria del Vecchio Continente, cultura, monumenti, luoghi unici sacri e civili, con la calorosa accoglienza che è il valore aggiunto, immersi in un variegato paesaggio da RIscoprire, riscuotendo il plauso convinto di un numero sempre crescente di pellegrini, viandanti 2.0 e ciclisti italiani e stranieri sempre maggiori. Tutti apprezzano la dieta mediterranea con le tantissime specialità culinarie dei territori attraversati.

“E’ stata un’esperienza davvero singolare, calorosi e proficui gli incontri con altri volontari custodi sparsi sul territorio e tanta la curiosità ed interesse mostrata dagli abitanti dei luoghi attraversati. – sottolinea con enfasi il singolare pellegrino dai lacci gialloblu, Enzo Cinelli – Un’iniziativa nata dal basso, senza alcun sostegno pubblico, rivolta a chi fa del cammino lento anche una scelta di vita, valorizzando luoghi di questa terra, mai monotona, ancora poco conosciuta nel circuito turistico internazionale. Prima di partire a piedi in uno dei cammini verso Santiago, Roma e Gerusalemme, negli scorsi anni, ho sempre portato a termine un’iniziativa rivolta ai pellegrini in transito in Ciociaria.

Ad inizio giugno con Amedeo partiremo da Canterbury pedalando per arrivare dopo circa 1200 km in una decina di tappe ad Aosta, seguendo i passi di Sigerico sulla Francigena. Dopo la Spagna, il Canada tre volte, Alaska, i parchi USA, Islanda, ad inizio luglio il sorano Giorgio Lucarelli, invece, partirà in solitaria per una lunga pedalata in Siberia.” La pagina FB di questo progetto è stata invasa in poche ore da commenti lusinghieri di tanti pellegrini che all’unisono sottolineano la gratitudine per avere ora disponibile un esaustivo riferimento sul tracciato, incitando i tre mappatori ad arrivare sino a S. Maria di Leuca. Ad maiora!

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