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EVENTI E CULTURA

In ricordo di Filomena Carnevale

A sessanta anni dalla scomparsa della stigmatizzata della Valle Roveto, una conferenza il 17 marzo a S. Vincenzo. L' impegno del neo postulatore Lucio Meglio.

Redazione Sora24
Redazione

Il prossimo 17 marzo ricorrono i sessant’anni dalla morte di Filomena Carnevale, la stigmatizzata della Valle Roveto. Per celebrare questo importante anniversario la Parrocchia di S. Maria di S. Vincenzo V.R. promuove per tutto il 2019 un insieme di iniziative per rinsaldare il forte legame che da sempre unisce tanti fedeli con la carismatica figura di Mea.
Chi era Filomena Carnevale?

Ce ne parla il prof. Lucio Meglio:” Mea, come erano soliti chiamarla tutti, nasce a S. Vincenzo V.R. l’11 aprile 1929 da umile famiglia. Visse sempre povera, ma sempre gioviale. Nella fanciullezza e adolescenza, trascorsa nel paesino natale pascolando il piccolo gregge di famiglia, ebbe misteriose comunicazioni con Dio. Nel 1951 si trasferì a Roma per prestarvi servizi domestici. Nel 1953 iniziarono i suoi problemi di salute che la costrinsero a tornare a casa. Ricoverata all’ospedale civile di Sora, dinanzi la statua del Sacro Cuore le furono impressi i segni misteriosi della Passione di Cristo. Tornata a casa la sua cameretta divenne meta di numerosi visitatori. Il suo letto divenne un altare sul quale offrì al Signore la sua anima per riparare i peccati delle anime che si allontanavano dalla fede. Promosse molte vocazioni ecclesiastiche. Incompresa e umiliata non reagì mai. Si spense serenamente il 17 marzo 1959. “Perché siete venuta fin qui? Potevate fermarvi prima e andare da Filomena Carnevale, a S. Vincenzo Valle Roveto! Anche lei ha le stimmate” , così Padre Pio disse ad una stanca signora che da Milano si recò da lui per incontrarlo. La storia di Mea si diffuse rapidamente in tutta Italia con notizie di miracoli provenienti da ogni dove. In Diocesi furono suoi estimatori i vescovi Musto, Minchiatti, Chiarinelli e Brandolini che provarono tutti ad istruire un processo diocesano, sempre bloccato per problemi burocratici”.

A sessant’anni dalla sua salita in cielo la fama di santità di Mea non si è mai affievolita e così l’anno di celebrazioni a lei dedicato inizierà domenica 17 marzo, con una conferenza nella sala dell’oratorio parrocchiale che osserverà questo programma: alle ore 16 saluto ai partecipanti; 16.15 conferenza sul tema “L’ eroicità delle virtù nelle cause dei Santi”, relatore il neo postulatore della causa di Mea, prof. Lucio Meglio. Infine, alle ore 17, sarà proiettato il filmato del servizio giornalistico andato in onda su Rete 4, durante la trasmissione “Miracoli”, che portò la storia di Mea alla ribalta mediatica nazionale.
Un evento imperdibile per riscoprire e far conoscere sempre più una delle figure femminili e misteriose più belle della nostra Diocesi.

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