Come ogni estate, l’arrivo del gran caldo suscita in noi il desiderio di avere una piscina comunale. Per carità, vista la situazione in cui viviamo, sia economica che sociale, e la sempre più profonda mancanza di fondi, la nostra non è certo un’esigenza di primaria importanza. Tuttavia, in questi giorni si è parlato molto di sport e proprio stamane nella nostra redazione si discuteva della poliedricità sportiva dei sorani: dalla pallavolo all’atletica, dal ciclismo al calcio, dal rugby al tiro a volo, ecc.
Tale vocazione, purtroppo, viene spesso ostacolata dall’avere a disposizione strutture poco adeguate e maltenute. Sarebbe auspicabile, a mio avviso, pensare ad una struttura polivalente da realizzare, ad esempio, nello spazio occupato dallo Stadio Panico, dove troverebbe posto anche la nostra sospirata piscina comunale.
Molte volte si è parlato di una struttura del genere e di acqua sotto i ponti ne abbiamo vista passare molta: oggi crediamo sia arrivato il momento di iniziare a pensare più seriamente alla suddetta ipotesi, magari coinvolgendo qualche privato per quanto riguarda la manutenzione e gestione, che a mio avviso sarebbe insostenibile dal solo Comune.
Si dice sempre che un politico “con la P maiuscola” si riconosca dalla sua lungimiranza nel saper guardare al di la della siepe: purtroppo i molti che si sono avvicendati, tra alti e bassi, hanno sicuramente dato contributi fattivi alla città, ma mai sono stati capaci di guardare oltre. Dunque, iniziamo a pensare con una nuova mentalità ed a progettare il nostro futuro nella consapevolezza che, ad esempio, lo Sport può anche essere legato alla Cultura e che quest’ultima non esclude il Turismo, il Commercio, il Sociale, ecc. Iniziamo a ragionare con occhi diversi e, perché no, con un pizzico di follia e coraggio in più.
Mike Di Rucio – Sora24