Ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con un mio vecchio compagno “di biglie”, Giuseppe Campagna, che con mio stupore ed ammirazione ha scritto il romanzo thriller “Segreti e Violazioni”. Ci siamo incontrati per un caffè in un bar e li abbiamo trascorso una piacevole mezzora.
Una delle caratteristiche della “prima opera” di uno scrittore, è quella di scivolare in una sorta di autobiografia, o meglio di una riscrittura di ciò che si desiderava ma che non si è avverato. E’ successo anche a te?
Non posso definirlo puramente autobiografico, poiché gli unici riferimenti alla mia vita vissuta sono le mie esperienze universitarie e a qualche viaggio, di cui porto con me bei ricordi, in cui ho citato vie, musei e località. I personaggi e le loro singole storie sono frutto della mia fantasia e non riflettono personaggi che realmente esistono. Intorno a loro ho cercato di sviluppare una storia mixata da pathos, amore e tragedia, cercando di animarli in base al ruolo che gli ho dato.
Hai detto “… lo tocco e non mi sembra vero che dopo tanti anni mi hanno pubblicato il frutto della mia fantasia” …
Quando mi fu consegnata la prima copia (dedicata a mia moglie) sentii il mio cuore battere come in preda ad una forte emozione: avevo realizzato un “piccolo sogno”. Erano anni che tentavo la sua pubblicazione (dal 2007) ma, nonostante i complimenti (non è un autoelogio e neppure falsa modestia) da parte di alcuni revisori, per la sua realizzazione ogni casa editrice mi chiedeva un contributo che sinceramente non ho ritenuto plausibile. Il mio romanzo è rimasto nel cassetto “inascoltato” fino al 13 marzo 2013 data in cui ho deciso di pubblicarlo senza ausilio di una vera casa editrice. Pertanto nella frase:“…lo tocco e non mi sembra vero che dopo tanti anni mi hanno pubblicato il frutto della mia fantasia” è racchiusa in una profonda felicità mista a soddisfazione personale.
L’aver scritto un libro, tenendone già pronto un altro come prossimo, ti fa immaginare il tuo futuro come scrittore a tempo pieno?
Amo scrivere ma, dubito che la sola passione possa sfociare in un futuro da scrittore. Il successo di un libro, secondo me, è dovuto, oltre al contenuto, anche e soprattutto da chi ti sponsorizza. Ci sono molti libri che risultano poco interessanti ma, grazie a prefazioni scritte da personaggi illustri e alla pubblicità raggiungono tirature con molte cifre. Il mio futuro da scrittore dipende dal popolo-lettore che si cimenta nella lettura del mio primo romanzo. Essere riuscito a rendere reale la mia fantasia è già un sogno a prescindere dalle copie vendute.
So che hai venduto quasi 100 copie…
Sì, ho quasi raggiunto la triplice cifra e sono gioioso di tale risultato perché figlio del passaparola e dell’amore delle persone che mi circondano. La rete mi ha permesso di divulgarne l’esistenza ma, fino ad oggi non ho usato altri mezzi come: pubblicità, sponsor, banner e altri mezzi di comunicazione. Alla luce di questi risultati mi ritengo molto soddisfatto. Il ringraziamento più profondo lo dedico a tutte le persone che mi hanno fatto raggiungere questo bel traguardo e a tutte quelle che permetteranno di portare il nome di Sora in giro per l’Italia: un libro “viaggia” e permette di avvicinare la mia e la vostra città (Sora) ad altre, seppure chilometricamente lontane.
Parlami del nuovo libro che hai iniziato a scrivere…
No, non l’ho iniziato ma, terminato. La mia fantasia ha partorito un’altra storia, totalmente diversa dal libro che ho pubblicato. E’ ambientato in altre parti del mondo e la trama non si fonda su storie amorose o simili. Quando mi ritaglio del tempo libero mi dedico alla sua correzione, perché un libro oltre ad essere scritto, va riletto eliminando le parti ridondanti e i molteplici errori di battitura che molte volte sfuggono all’occhio dello scrittore. Spero che riesca, come Segreti e Violazioni, ad accattivare la curiosità dei lettori. Una anticipazione la fornirò: il titolo. Il dazio della felicità.
Raffaele Sciarretta – Sora24