La toppa è peggiore del buco. Così ci sentiamo di definire la replica raffazzonata e cerchiobottista del consigliere Lecce alle nostre legittime osservazioni a proposito della scarsa sensibilità dimostrata dalla Polizia Locale nell’ elevare una contravvenzione all’ autovettura di un disabile con regolare contrassegno.
A nostro avviso un’ amministrazione, in tutte le sue emanazioni, deve essere sempre pronta a tendere la mano ai cittadini, specie a quelli più deboli e fragili. Peccato non la pensi così anche il consigliere Lecce. Infatti, nel tentativo di difendere l’ indifendibile, sostiene che “la legge si applica, aldilà dei sentimenti e delle considerazione umane” . Parole che da sole caratterizzano l’ attuale amministrazione nell’ essere sempre più forte con i deboli e debole con i forti. Inoltre, aggiunge che “il contrassegno di invalidità non è un lasciapassare e non può essere un permesso che sancisce il diritto ad occupare un posto senza oneri e pesi”. Parole, anche queste, che denotano una scarsa conoscenza del “mondo” delle disabilità, al punto tale da mettere sullo stesso piano i normodotati ed i diversamente abili.
Infine, nutriamo forti dubbi sulla sensibilità di questa amministrazione verso le fasce più deboli. Infatti, fin dal sul insediamento, le Politiche Sociali sono state declassate a semplice delega affidata ad un consigliere, e nemmeno la “ misteriosa cacciata” di Rea è stata propizia per ristabilire questo vuoto in giunta. Eppure il neo assessore Ganino aveva le qualità, umane e professionali, per le Politiche Sociali.
Gianluca Paesano – segretario cittadino Partito Socialista Italiano