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EVENTI E CULTURA

Le Voci del Cuore emozionano ancora una volta! Resoconto del bellissimo concerto a San Domenico

Redazione Sora24
Redazione

Da almeno tre lustri è simpatica tradizione che l’apertura del Natale a Sora abbia la sua prefazione culturale con l’esibizione del Coro “LE VOCI DEL CUORE”. Vorremmo sottolineare con ammirato affetto la storia di questa compagnia artistica e la sua ricerca fino agli approdi prestigiosi del Canto Gregoriano e del Gospel. L’attività musicale del Coro all’inizio è nata per accompagnare celebrazioni liturgiche nell’Abbazia di San Domenico.

Il numero degli aspiranti partecipanti, con richieste anche da persone adulte, crebbe sull’onda della simpatia suscitata così dal 1998 si è costituito il CORO POLIFONICO S. DOMENICO e nel 2004 l’associazione “LE VOCI DEL CUORE” Coro Polifonico S. Domenico.  Con tale nome il Coro si è esibito in numerosi concerti il cui successo dura ancora oggi.

Gli appartenenti al coro hanno l’ansia di progredire, grazie al grande miracolo della musica, capace “… di saper unire più persone di lingua, religione, etnie e ceti sociali diversi nell’unico intento di trasmettere un messaggio di pace e amore”. Il Coro Polifonico è composto da circa 60 elementi e si avvale anche di un gruppo orchestrale di numerosi elementi. E’ diretto dal M° Manuela Abballe e preparato in collaborazione con  il M° Alberto Petricca ed Emilio Cancelli.

L’associazione cura anche il coro di voci bianche in collaborazione con vari circoli didattici di Sora e comuni limitrofi. L’Associazione ha collaborato e collabora con istituzioni pubbliche e private di prestigio in diverse manifestazioni e rassegne. Tutte le volte che si è esibito il Coro ha avuto lusinghieri successi, e su questi allori ha, attraverso lo studio e l’applicazione, progettato un futuro di grandi eventi.

Nella sua ricerca artistica e culturale Iil Coro ha seguito nel 2005-2006 un corso di canto Gregoriano tenuto dal M° Don Ildebrando monaco cistercense dell’Abbazia di Casamari , così come nella primavera del 2006, nell’ottica di trovare un approdo di genere dall’appeal lusinghiero, ha curato la pronuncia gospel con la guida del M° Gianni Blasi. Da questa felice intuizione nasce un binomio funzionale Coro e Gospel , che ha imposto le qualità degli artisti in tutte le esibizioni.

Aggiungiamo che il vissuto del Coro non è stato solo Gospel , registriamo concerti memorabili per ricorrenze religiose e civili fra cui prestigiosissima l’esibizione a San Giovanni Rotondo e la celebrazione del Giorno della Memoria, i Concerti di Natale e quelli per beneficenza. L’intento dei coordinatori, appropinquando generi diversi è quello di avvicinare alla musica persone di diverse età e culture, cercando per questo  di spaziare nei vari generi musicali, Gospel, Leggero, Gregoriano e Classico con l’unico obiettivo di approfondire ed ampliare i propri orizzonti musicali.

Forse perché coniuga brillantemente arte e divertimento, cultura e tradizioni, il genere Gospel rimane per il Coro quello con cui presentarsi quando ci si deve esibire negli eventi da “salotto buono” , avendo nel suo palmares un traguardo, un sogno realizzato, essersi esibiti in squadra con l’immensa DREIDE VALENTINE ed aver ricevuto da Lei esternazioni di apprezzamento. Quest’anno sotto il metaforico Albero di Natale, Manuela Abballe, Alberto Petricca ed Emilio Cancelli ci hanno offerto come dono una esibizione fantasiosa e preziosa allo stesso tempo , una lezione teorico pratica dei generi che si richiamano alla grande tradizione afro-americana.

Non si poteva onorare meglio l’apertura delle celebrazioni del Natale di quanto è stato fatto con “aL Natale…. In Gospel” interpretato cfome un viaggio di scoperta storico e artistico dallo Spiritual al Gospell
Manuela Abballe è sempre alla ricerca del nuovo, quest’anno ha dedicato la sua attenzione alla scenografia con risultati di pregio, basti pensare al suo ingresso cantando accompagnata da un Alberto Petricca che suona e sembra muoversi al ritmo di una danza campestre, il quartetto dei fiati, P. Di Folco sax alto,G. Fabrizi sax tenore,F. Santodonato tromba,R.liberti trombone, che percorre l’intera navata suscitando l’entusiasmo del pubblico e trovata di grande effetto , la voce fuori campo che fa da controcampo alla Direttrice e le porge preziosi assist per dare scorrevolezza alla presentazione.

I brani, gli arrangiamenti, l’accompagnamento strumentale sono risultati adeguati nell’arrangiamento e giusti nei tempi di esecuzione. Una integrazione, dietro cui si comprende il lavoro, il sacrificio ,la passione,perfetta fra le tre componenti del cast, gruppo orchestrale, coro polifonico e voci bianche. Diciotto brani che hanno illustrato l’evoluzione del genere Spirituals e Gospel con una didattica scorrevole e ben calibrata, tra questi titoli famosi :Silent Night, The Gospel of Jesus Crhist, Amazing Grace, Gerico,Jesus Child ,Jungle Bell Rock e un finale poderoso con Oh Happy Day.

Credo comunque che il brano che ha dato la misura della metamorfosi della formazione sia stato il brano a Cappella GOIN’ UP YONDER. Sarebbe doveroso citare i nomi di tutti gli artisti che hanno collaborato all’indubbio successo della serata , ma lo spazio è tiranno per cui mi scuso con gli esclusi e insieme al trio di organizzatori ricorderò il quartetto dei fiati,Stella , Romina e Michele,Marina e Chiara , gli angeli dolcissimi del coro Voci Bianche , tenori e bassi che hanno raggiunto una maturità invidiabile, il maestro Cedrone a rappresentare tutti i bravissimi orchestrali.

Una citazione a parte merita il M° Alberto Petricca che malgrado i successi che sta mietendo nei teatri più esigenti torna sempre con noi e per noi, Grazie Alberto e ad majora. Pubblico numerosissimo , attento e competente, fra le autorità i sindaci di Arpino, Fontechiari e Sora, il vice sindaco di Isola del Liri, le Associazioni d’Arma , per le autorità religiose, i Monaci dell’Abbazia di S.Domenico che ci permettono tutti gli anni di iniziare il Natale in armonia e graditissimo ci ha gratificato con la sua presenza il nostro Vescovo, S.E. Mons. Gerardo Antonazzo.
Afferma Mogol – IL CANTO CHE NON EMOZIONA E’ UN ESERCIZIO ACROBATICO DELLE CORDE VOCALI – non è stato il caso di questa sera e del Coro LE VOCI DEL CUORE.
RODOLFO DAMIANI

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