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CRONACA

L’era Covid vista dagli occhi dei giovani: la testimonianza di Martina, quindicenne sorana

«Sono passata dall'avere tutto a non avere nulla, ma sono riuscita a capire l'importanza e il valore di tutto ciò che per il momento non posso più fare».

Redazione Sora24
Redazione

«Ormai è quasi un anno che conviviamo con mascherine, ansia, paura e tante altre note negative che sono entrate improvvisamente nella vita di tutti noi: non voglio scrivere l’ennesimo articolo triste, non voglio informare sul numero dei contagi che raggiungiamo giorno dopo giorno né tantomeno voglio infondere tristezza in chi lo leggerà. Sono una semplice ragazza di quindici anni che da un giorno all’altro si è trovata in una realtà totalmente diversa da quella a cui era abituata, forse assimilare un incubo a una tale situazione sarebbe dir poco.

Quanto è strano guardarci indietro nel tempo e realizzare che, quasi un anno fa, vivevamo tranquillamente la nostra vita, facendo cose che prima odiavamo ma di cui ora sentiamo nostalgia. Ci siamo mai chiesti realmente se il Covid-19 ci abbia aiutato in qualche modo? Non parlo di una situazione economica, le cose materiali non mi sono mai piaciute, faccio riferimento ai piccoli gesti, a tutto ciò che un tempo davamo per scontato, tutto ciò che potevamo avere e disprezzavamo.

Ammettetelo dai, quante volte non avevate voglia di uscire e inventavate scuse su scuse pur di rimanere a casa a guardare un film sotto le coperte? Personalmente l’ho fatto tantissime volte, ammetto anche che non sono una ragazza molto socievole, sono la classica adolescente che passa il tempo da sola a sentire la musica, riconosco di avere pochi amici e di non essere la ragazza più responsabile sulla faccia della Terra, ma allo stesso modo sono molto fragile, mi guardo spesso indietro, e credetemi se vi dico che vorrei prendermi a schiaffi per tutti i casini che ho combinato.

Mi sono fermata a riflettere su tutte le cose che questo virus è riuscito a cambiare nella mia vita, e tra tutti i pensieri incasinati sono riuscita a trovare un lato positivo, forse l’unico che tutti abbiamo in comune: sono passata dall’avere tutto a non avere nulla, ma sono riuscita a capire l’importanza e il valore di tutto ciò che per il momento non posso più fare. Sono sicura che la me del passato non avrebbe mai pensato di dire queste cose, eppure sono qua, a mettere le mie emozioni nero su bianco, fregandomene di ciò che le persone pensano sul mio conto.

Un anno fa davo per scontato il fatto di poter vedere le mie amiche quando volevo, non avevo voglia di andare a scuola e tantomeno di aspettare venti lunghissimi minuti il bus che mi accompagnava a casa.

Ma ora?

Ora mi manca tutto, mi manca entrare in classe e salutare con il bacetto tutte le mie compagne, mi manca anche il solo pensiero di ricordare il carica batterie e non la mascherina prima di uscire, mi manca poter dormire insieme alle mie amiche, uscire con il mio gruppo senza dover pensare al distanziamento o senza aver paura di darci un abbraccio senza essere guardare male dalla gente che ci circonda.

Forse un tempo davo per scontato molte cose, non dicevo mai “ti voglio bene” alle persone che lo meritavano, non passavo mai del tempo con i miei nonni, solo perché pensavo che a quindici anni un ragazzo si deve divertire e non deve pensare a nulla, non passavo del tempo in famiglia e combinavo casini su casini. Lo ammetto, ho perso moltissime persone in questo periodo, ma la me del presente, quella che sono ora, è fiera di se stessa. Sono orgogliosa di tutto ciò che riesco a fare per me e per gli altri, in un certo senso sono anche contenta che il Covid sia entrato nella mia vita, solo così ho capito chi voglio essere.

Mi auguro che questo virus abbia fatto lo stesso effetto con tutti voi: per una volta non soffermiamoci troppo sulle cose negative, domani è un nuovo giorno, a tutto si può rimediare e sono del parere che in tutti noi c’è la felicità che pensiamo di non possedere. Solo guardando le cose positive che, fortunatamente, abbiamo nella nostra vita riusciamo a superare gli ostacoli a cui siamo sottoposti, pensate sempre a rimediare, la vita è una e va vissuta senza rimpianti».

Martina Benacquista

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