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POLITICA

Manuela Cerqua: «A Sora l’Assessorato alla Cultura ci riprova, ma sbaglia ancora»

La nota critica del consigliere comunale di opposizione: «Si strumentalizza nuovamente il tema della riapertura del Museo per finalità diverse».

Redazione Sora24
Redazione

A Sora l’Assessorato alla Cultura ci riprova, ma sbaglia ancora. Al recente bando di LAZIOCrea ha risposto con un progetto per l’allestimento della mostra “Il Costume Ciociaro nell’Arte Europea del 1800 nella Collezione M. Santulli”. Fin qui nulla questio, riconoscendo il valore storico-artistico delle opere.

Il problema sorge quando l’Assessore si cimenta nuovamente su temi delicati e specialistici ma di notevole rilevanza, quale la valorizzazione del patrimonio archeologico nel Museo Civico, potenziale punta di diamante per il rilancio culturale del territorio. Già una volta, per leggerezza e noncuranza di norme e procedure amministrative, la città è tristemente giunta alle cronache nazionali per la vicenda del bando di selezione del Direttore scientifico del Museo, poi ritirato anche su sollecitazione del Ministero della Cultura.

Oggi, invece, accade che nel progetto si enunci un “riallestimento del patrimonio archeologico museale”, senza però indicarne principi basilari, modalità e finalità, lasciando nella vaghezza più totale un intervento di estrema delicatezza, che richiede specifiche procedure e autorizzazioni, nel rispetto di una normativa – nazionale, regionale e comunale – completamente ignorata. La sezione espositiva annessa al Museo non viene, peraltro, minimamente considerata.

L’Assessore dimentica forse che il patrimonio archeologico del Museo è costituito per gran parte da reperti di proprietà statale, concessi in deposito temporaneo dalla Soprintendenza affinché il Comune li valorizzi e ne assicuri la fruizione pubblica, ma che la competenza resta delle Soprintendenze, direttamente coinvolte nelle fasi di formazione/trasformazione degli allestimenti espositivi. Cosa ancora più grave, dimostra di non conoscere il Regolamento di gestione del Museo, approvato nel 2012 con una Delibera di C.C.

Ancora una volta si strumentalizza il tema della riapertura del Museo per finalità diverse. E’ stato così per il bando, con il quale si cercava un direttore in quiescenza e a titolo gratuito, utilizzando l’accreditamento nel sistema regionale, impossibile quest’anno in assenza di ogni altro requisito necessario. Così per questo progetto, che, all’ombra della mostra, sembra celare la volontà di intervenire sull’indirizzo del Museo, tra l’altro, ancora inspiegabilmente chiuso e privato anche dell’insegna posta sopra l’ingresso (vittima forse di una damnatio memoriae).

Nei giorni scorsi, quindi, ho presentato un’Interrogazione per permettere all’Assessore di chiarire come intenda ora procedere, per verificare la reale fattibilità delle proposte progettuali e colmare le gravi lacune riscontrate nei tempi utili allo svolgimento dell’attività. Basterebbe un minimo di confronto e collaborazione con tecnici esperti e con gli organi preposti.

Ora il problema diviene però politico: l’Assessore alla Cultura è anche il Vicesindaco espresso dal Partito Democratico. Ci si chiede, dunque, come un partito così vicino a queste tematiche, che ha sempre sostenuto tutte le iniziative culturali e investito sui musei, anche a livello locale, possa avallare tale modus operandi. Interessa soprattutto conoscere la posizione del Gruppo Consiliare di riferimento “Sora Democratica” e, in particolare, quella del Capogruppo M. P. D’Orazio, prima degli eletti e rappresentante politica del PD a Sora. Il gruppo consiliare è stato convolto nelle scelte politiche e nelle azioni amministrative dell’Assessore prima di sottoporre gli atti alla Giunta? Difficilmente sarebbero passate inosservate tali carenze.

È quanto dichiara in una nota stampa il Consigliere Comunale Manuela Cerqua.

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