“Non può passare inosservato l’attacco frontale promosso dall’ex Presidente Provinciale Antonello Iannarilli verso il sindaco di Sora Ernesto Tersigni, le sue affermazioni sono di una violenza insolita e non può essere certamente lui la persona adeguata a rimproverare il Tersigni di “non riconoscenza”. La riconoscenza è un termine che in politica, probabilmente, si è smarrita per causa degli stessi personaggi che in quest’ultimi vent’anni hanno ricoperto ruoli dirigenziali e istituzionali di primo livello raggiungendo risultati ben visibile alla popolazione,pertanto; l’ex di tutto farebbe bene a non dettare lezione di bon ton a nessuno!”
Perentorie le dichiarazioni di Massimiliano Bruni sulla recente sortita dell’ex Presidente della Provincia. Secondo Bruni non si può essere accondiscendente con Tersigni “condividendone strategie e passate candidature” e poi giudicarlo per aver cambiato appartenenza politica.
“Non voglio essere io il difensore del sindaco Tersigni – aggiunge l’ex de La Destra – anche perché è noto a tutti quali furono le mie posizioni assunte a suo tempo, ma, lo storico rappresentante di Berlusconi si dovrebbe chiedere: perché il sistema partito di centro-destra periodicamente vive fasi di puro trasformismo? Forse, bisogna ammettere che Berlusconi e il berlusconismo hanno generato nel nostro paese questo modus operandi, ragion per cui, oggi subisce quello che ha creato e ne diventa, inesorabilmente, vittima Infine – conclude Bruni – se proprio Iannarilli intende essere coerente e politicamente lineare con la sua posizioni ne comporterebbe il passaggio in minoranza dei suoi esponenti forzisti nel consiglio comunale di Sora, contrariamente, Iannarilli dimostrerebbe il funzionamento del sistema partito-berlusconiano stabilendone, nei fatti, che in politica ognuno fa quello che vuole…i consiglieri comunali di Forza Italia e Tersigni compreso!
Massimiliano Bruni