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POLITICA

Maurizio D’Andria: “Denunciato il Sindaco di Sora”

Redazione Sora24
Redazione

«Ogni promessa è un debito. Questo vale per noi mentre sembrerebbe non valere nè per l’assessore Andrea Petricca nè per il Sindaco Ernesto Tersigni rei di non voler riconoscere gli impegni di spesa pattuiti (a nome dell’assessore) per la due giorni di mostra mercato “I colori di Sora” tenutasi in data 20 e 21 settembre 2013 sul Lungoliri Mazzini a cura del sottoscritto e dall’Associazione “Cinema e Società”  che ha visto la partecipazione di 10 artisti locali e pugliesi e la presenza di molti visitatori. Sarà per la vicenda “adotta un albero” del Comune di Sora da me dichiarata “farlocca”?. Sarà per la vicenda “turbogas” della Cartiera del Sole che vede il Comune di Sora impegnato a reprimere il traffico automobilistico e le caldaie casalinghe dei sorani per il PM10 prodotto ma non la terza e vera fonte principale dell’inquinamento ben più pericoloso per la salute umana, quella da PM2,5 presente nell’aria di Sora, ossia la turbogas della Cartiera del Sole così come monitorato da Arpa Lazio? Sarà perchè io sto con il PD e che perciò si possono non rispettare gli impegni già presi sebbene assunti per una mera prestazione di servizio artistico-culturale pre iscrizione partitica?  Sarà come sarà,  tant’è che la “parola d’onore” data e i conseguenti impegni di spesa assunti languono da 6 mesi sulla scrivania della segretaria nella cartellina “sospesi”. A poco è valso sperare che tra i 31 mila euro concessi a decine di associazioni sorane solo un mese fa ci fossero i 500 euro di mia competenza. Come è noto, a Sora, o meglio su in Comune, conoscono i figli, i fligliastri e i figli di buona donna e perciò io, resto in attesa di cortese riscontro. Se l’assessore è uomo di parola, agisca di conseguenza. Paghi o si dimetta giacchè la sua parola per  il sindaco Tersigni non vale nemmeno 500 euro.

Ogni promessa è un debito e io  quello contratto con i firmatari della class action e con  i contributori medesimi l’ho rispettato  giacchè ieri il nostro avvocato Massimiliano Contucci ha regolarmente iscritto la causa nell’apposito registro presso il Tribunale di Cassino. Un impegno preso con 105 firmatari con cui la Burgo Group SpA, il Sindaco di Sora, la Provincia di Frosinone e  la Regione Lazio  da domani dovranno fare i conti. Questi quattro sono citati in giudizio “urgentemente” (ex art. 700 c.p.c.) per  inquinamento ambientale e danneggiamento della salute pubblica, con richiesta di risarcimento dei danni causati. Argomenti di cui sono tutti cointeressati, ognuno per le proprie responsabilità.

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Visti i dati del PM2,5 monitorati da Arpa Lazio, visto che il sindaco Tersigni non si muove verso la Burgo SpA, abbiamo chiesto al Giudice di intervenire urgentemente per la difesa della salute di 26.600 cittadini di Sora comandando l’installazione di filtri anti PM2,5 alla turbogas. Filtri (B.A.T./M.T.D.) largamente disponibili in commercio (vedi www.emerachem.com)  a costi accessibili e che la Burgo SpA non vuole installare nonostante dalla vendita della sola energia elettrica prodotta dalla turbogas può ricavarne un fatturato anche di 25/30 milioni di euro l’anno. Atto questo dell’installazione dei filtri anti PM2,5 “dovuto” che è di pertinenza della Provincia di Frosinone titolare dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Cartiera del Sole già in violazione dello stesso decreto legislativo di istituzione (D.Lgs 59/2005) che all’articolo 1  recita pressappoco così: “l’A.I.A. si concede a quelle industrie che riducono o contengono le emissioni inquinanti prodotte dai loro impianti ”, non agli impianti che la aumentano anche del 300%. Ma vallo a spiegare (e lo abbiamo fatto) all’ex assessore provinciale all’ambiente Antimo Simoncelli e al suo fidato dirigente Colasanti.  Ma questa incompetenza non ci scandalizza più, visto come sta procedendo il  procedimento penale  a carico dei 3 funzionari della Regione Lazio e l’ex direttore della stessa cartiera, rei di aver violato almeno una decina di leggi ambientali, amministrative e sentenze passate in giudicato di T.A.R. e Consiglio di Stato, nonché della legge quadro sulla Valutazione di Impatto Ambientale – D.P.R. del 12 aprile 1996 (all. A, B, D) by passata da un semplice “nulla osta” che a detta dei consulenti tecnici nominati dalla Procura di Cassino, dai tecnici dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), dal Ministero dell’Ambiente e dalla stessa Regione Lazio,  non si poteva concedere ne si poteva autorizzare come invece è stato fatto. Ecco tre dichiarazioni contenute nella relazione dei consulenti tecnici della Procura di Cassino in merito alla questione : “ i dati presentati dimostrano incontrovertibilmente che a livello locale, di area d’impianto, l’emissione di CO2 viene incrementata considerevolmente” (pag. 31)”. “Ritengo opportuno sottolineare come la modifica impiantistica introdotta non possa essere considerata come una modifica di modesta entità ma anzi implichi un significativo incremento delle emissioni a livello locale per quanto riguarda il particolato (+ 52,8%) e il CO (+99,7%). Si ricorda che nell’area insistono insediamenti abitativi densamente popolati…(pag. 31-32). Ancora:  “… emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti pericolose c.d. PM2,5, PM0,1 ritenute dagli esperti fortemente nocive per la salute pubblica per il loro alto grado di penetrabilità nelle vie respiratorie e nei polmoni,  la Regione Lazio si sarebbe potuta pronunciare diversamente, esprimendo parere negativo all’esclusione dalla procedura di V.I.A…. (pag. 46)”. Qualcuno si vergogna di questi fatti? Qualcuno si vergogna che il processo non giungerà a sentenza per prescrizione dei termini dei 5 anni e non per assoluzione perchè “il fatto non sussiste”? Non certo la giudice che gestisce il processo. Non gli imputati, ne i testimoni. Non chi ha assunto la costituzione di parte civile chissà perchè. Tant’è che anche i professori di Cassino vengono a Sora per parlare di PM10 mentre i cittadini di Sora denunciano la Burgo SpA per l’inquinamento atmosferico da PM2,5, come da dati Arpa Lazio.  Qualcuno si vergogna per l’attentato alla salute di neonati, anziani, malati e cittadini sorani tutti (26.600)? NO. Non si vergogna nessuno, nemmeno il sindaco Ernesto Tersigni che preferisce bloccare il traffico per 4 domeniche all’anno e magari far controllare/tassare le caldaie di casa ma non la turbogas su cui pure può e deve intervenire, come dice stessa Regione Lazio a nome del dirigente del settore ambiente. Per noi è la turbogas che inquina. Per il sindaco e l’assessore sono le auto e le caldaie domestiche.

Si ricordino perciò i cittadini e le cittadine sorane che per il sindaco Tersigni e per l’assessore all’Ambiente M. P. D’Orazio, la Cartiera del Sole  non esiste . E’ come la mafia in Sicilia… non esiste. “Il Ciaffrico” di Johnny Stecchino.

Esagero? Per niente. Già al tempo della redazione del Patto dei Sindaci – Piani d’azione per l’energia sostenibile, il Comune di Sora (grazie all’assessore M. P. D’Orazio) aveva escluso dal Mondo  la Cartiera del Sole, come semplicemente “NON ESISTENTE”, sebbene al conteggio dell’anidride carbonica (CO2) di tutta Sora, traffico e caldaie domestiche non sommassero in un anno nemmeno l’inquinamento che fa da sola la turbogas della Cartiera del Sole che brucia, ricordo, 84 milioni di metri cubi di metano l’anno, quando il consumo di tutta Italia, per tutti i settori, è di circa 80 miliardi di metri cubi l’anno. Leggete a proposito il mirabile articolo dei soliti docenti dell’università di Cassino di un anno fà (letto da ben 65 persone), intervenuti anche nell’ultima conferenza stampa di qualche giorno fà: clicca qui, “L’analisi IBE effettuata nel Comune di Sora ha messo in evidenza che il settore che consuma maggiori quantità di energia e quindi più inquinante è rappresentato dai trasporti privati e commerciali (57%) seguito dagli edifici residenziali (29%) e in misura minore dagli edifici e attrezzature di impianti terziari non comunali (10%) mentre la restante percentuale non quantitativamente rilevante, si compone delle rimanenti voci che afferiscono alla illuminazione pubblica, al parco auto comunale, ai trasporti pubblici e industrie (escluse ETS)”.

E la turbogas da 67 MW elettrici (dichiarati 45,1, poi 48, ma anche 33) che consuma più di 84 milioni di metri cubi di metano l’anno, circa 10.000 metri cubi l’ora? E il camino E300 che immette fino a 290.000 metri cubi di fumi all’ora nell’aria di Sora? NON  E-SI-STE.  Punto.

Dunque, la Cartiera del Sole di Sora, per il Sindaco Tersigni, per l’assessore D’Orazio e per i soliti docenti ben disposti dell’università di Cassino… NON ESISTE.  Bisognerebbe perciò che anche l’assessore D’Orazio e il sindaco Tersigni facessero come l’assessore Petricca. O si mantiene la parola data ai sorani (perseguimento del benessere della città) oppure si dimettano subito. Non si “gioca” sulla salute delle persone.

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Ricordatevene quando torneremo a votare perchè  voteremo per  chi “non vede, non sente e non parla” perpetrato sulla pelle della gente (vedi il caso Tofaro), oppure per chi vuole la tutela della salute di tutti i sorani, a partire dai neonati minacciati di insufficienza polmonare e degli altri, minacciati da malattie cardiorespiratorie e tumori che secondo le ultime ricerche mediche (The Lancet Oncology del 9/7/2013), vedrebbero per Sora aumentare il rischio di malattie e tumori del + 162%.  Tra chi vuole una aria di Sora salubre e i filtri anti PM2,5 alla turbogas e chi invece gioca alla roulette russa, con la pistola alla tempia dei sorani e 1 colpo nel tamburo e intende bloccare il traffico su Corso Volsci e non lo smog prodotto su viale S. Domenico.

Noi 105 e l’avvocato Massimiliano Contucci invece crediamo che la Cartiera del Sole esiste e che inquina parecchio, ma parecchio tanto e perciò andiamo anche noi a Cassino ma non all’università bensì in Tribunale e pure con la massima urgenza. La salute non si compra e noi non la vendiamo. E le bugie hanno le gambe corte, anche quando si è alti un metro e ottanta o un metro e cinquanta.

Approfitto per ringraziare tutti i firmatari del ricorso al giudice e tutti coloro che hanno fatto una offerta per le spese legali, siete fantastici. Grazie anche all’avvocato Massimiliano Contucci, dovrà muoversi tra squali e corrotti. Lo aspetta una impresa veramente difficile. Tutti in tribunale. Promessa mantenuta.»

Maurizio D’Andria

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