Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Dott. Maurizio D’Andria (Ecologisti – Verdi Sora) ed il documento dei Vigili del Fuoco di Frosinone inviatoci da D’Andria e richiamato nello stesso comunicato: <<Le cose stanno in questa maniera, come da dati ufficiali di fonte Burgo SpA, Vigili del Fuoco, Consulenti Tecnici di parte Procura:
- Documento dei Vigili del Fuoco di Frosinone dell’8/9/2008, prot. 9652/2008 (clicca qui per scaricarlo). Si dichiara una potenza termica dell’impianto di 81,064 + 34,500 MW termici = 115,564 MW termici.
- Consulenza Tecnica della Procura pag. 26 : “Pertanto in ragione anche del fatto che nelle autorizzazioni alle emissioni e nella richiesta di autorizzazione AIA in atti viene prevista l’emissione continua anche del punto di emissione (E3) corrispondente alla caldaia 3 (riserva fredda) si giunge alla conclusione che la potenza corrispondente a detta caldaia debba essere computata ai fini della determinazione della potenza termica complessiva installata nell’impianto in parola (pari a 60 Mwt)”.
- Dunque, sommando i valori indicati al punto 1) e 2) si ottiene una potenza termica totale dell’impianto cogenerativo pari a 175,564 MW termici.
- A pag. 20 della relazione dei consulenti tecnici si riporta una tabellina riepilogativa dei dati delle turbine a gas. In questa si legge che il RENDIMENTO ELETTRICO è pari al 36,1% (dati Burgo SpA).
- Dai punti 3 e 4 si determina pertanto una potenza elettrica dell’impianto cogenerativo pari a 63,37 MW elettrici.
- Stante il DPMC del 10/8/1988, n. 377, art. 1, co. 1, lett. p) sulla divisione tra competenza ministeriale o regionale con soglia a 50 MW elettrici, si determina che la competenza è in capo al MINISTERO e non alla Regione Lazio.
- Nella relazione C.T., pag. 48 si dice: “I provvedimenti di autorizzazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), ove prescritta, sono nulli”. E poi ancora: “… sono annullabili per violazione di legge”.>>
