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CRONACA

Montagna

Redazione Sora24
Redazione

Su un territorio montano di oltre 3.500 ettari, appartenenti al Comune di Sora, a tutt’oggi molto poco è stato fatto. Si tratta di uno scrigno storico naturalistico di interesse nazionale.  La conferma di ciò deriva dal fatto che, opportunamente, quasi l’intera fascia è sottoposta a vincolo regionale ed europeo (ZPS, e PTR  di protezione speciale). Tale protezione ovviamente salvaguarda il territorio con vincoli, ma non accelera la ricaduta economica, escludendoci dal sistema delle aree protette laziali e privandoci di finanziamenti e risorse. Esiste sull’area un PAF (Piano di assestamento forestale) scaduto da due anni e un’azienda faunistico venatoria.

La “valorizzazione” della superficie montana è incentrata solo sullo “ sfruttamento” di risorse di alcuni privati.  La ciclicità di ampie fasce territoriali interessate da incendi conferma oltremodo lo stato di abbandono in cui versa questa importante risorsa comunale. E’ ora che si pianifichi con un’ indagine conoscitiva storico-naturalistica tutto il territorio comunale con censimento di tutti i beni ambientali (botanici, faunistici, geologici,- es.grotte, caverne) architettonici/ archeologici (caselle, pozzi, cisterne, eremi, romitori, cippi) e storici (brigantaggio, sentieristica) ciò permetterebbe lo start up turistico di cui si ha necessità.

L’ottimizzazione di tutto l’intero territorio comunale con una “zonazione” volta alla prevenzione, salvaguardia e fruizione agro-silvo-pastorale e turistica è la vera ricaduta economica sulla popolazione residente.

Linee programmatiche di mandato relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato (art. 46 – comma 3 T.U. 267/2000 e art. 30  comma 2° del vigente Statuto Comunale).

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