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POLITICA

Movimento CI SIAMO sulla Sagra della castagna e del vino rosso: “Caschera tu non sai quello che dici o lo hai detto dopo il 5° o il 6° bicchiere”

Redazione Sora24
Redazione

La “Sagra della castagna e del vino rosso“, che si è tenuta come tutti gli anni e sempre nello stesso modo in località Mezzano di Sora, è una ferita che ancora non si rimargina per la nostra città e per chi crede veramente che le politiche giovanili siano importanti, strategiche, in un periodo dove i nostri ragazzi sono quelli che pagano di più per una crisi che toglie il respiro.

Cosa c’entrano le castagne, e chi canta davanti un bicchiere di vino “noi ci vulimm n’mbriacà” in un video di promozione della sagra tanto cara al consigliere comunale Lino Caschera, con le politiche giovanili? QUESTA è una cosa che a distanza di un anno non riusciamo a spiegarci.

Che uno come Lino Caschera non distingua un Piano Locale Giovani da una tarantella e che faccia tutto per portare un bel po’ di soldini (alla fine saranno circa 32.000) alla sua associazione “La Selva”, dove i giovani che ballano partono da 40 anni in su, noi potremmo pure capirlo, ma che tutto sia avallato dal Sindaco Tersigni, che ha il dovere morale di andarsi a leggere sul dizionario cosa significa promuovere e incoraggiare iniziative per favorire la crescita dei giovani, che non è assolutamente spellare una castagna e farsi una bevuta di rosso, questa è una vergogna che fa drizzare i peli della pelle.

Lino Caschera non sa neanche dove mettere mano per le politiche giovanili, eppure il sindaco Tersigni gli ha conferito la delega, eppure a Sora i giovani, malgrado Loro, non si sono ancora estinti, anzi qualche diritto ce l’hanno ancora.

Lino Caschera ha sostituito lo zero per interventi sul tema delle Politiche Giovanili con il suo “CAPOLAVORO” finanziato dalla Regione, quell’Ente che, proprio per accertarsi che tutto fosse fatto con un minimo di criterio, ha obbligato il Sindaco Tersigni a tenere una conferenza stampa iniziale, ed anche una finale, per illustrare il progetto, per diventare in effetti, diremo noi, il più grande sputtanamento di chi ha destinato soldi importanti per cose di una banalità vergognosa.

Al mondo giovanile sorano, questa gente che fa della politica un’approssimazione, un giorno dovrà dare spiegazioni. Ma nel frattempo sia Lino Caschera che Tersigni Ernesto sono accomunati, oltre che da 4 serate di balli e castagne, anche da una parola che oramai fa parte del loro repertorio politico: VERGOGNA.

“Questa sagra ci invita “ secondo il sindaco ”a scoprire ed apprezzare la cultura del territorio”…  L’altro anno ci faceva apprezzare l’interesse di tanti giovani (ma dove sono!), perché la sagra era legata al Piano Locale Giovani. La verità è che abbiamo un sindaco a dimensione di questa cultura, bassa e castagnola. Se per il Sindaco Tersigni mangiare la castagna “testimonia la vita della sua città”, per noi ci sono altre testimonianze, interessi più importanti, maledettamente prioritari e dove per affrontarli serve più di un politico superficiale, che riduce un progetto con tante potenzialità per i giovani ad un festino per signori di mezza età organizzato dall’allegro Caschera, che tra una castagna e un bicchiere dice: “Gustare prodotti del luogo diviene un modo per visitare il nostro territorio…”

Caschera tu non sai quello che dici o lo hai detto dopo il 5° o il 6° bicchiere… Dopo aver a fatica digerito le castagne, bevuto vino e sentito come da programma le barzellette, nessuno si mette in macchina e va a visitare il nostro territorio, nessun negozio a notte inoltrata starà ad aspettare gli ospiti della tua sagra, giunti da altri paesi… (mah, dubitiamo anche di questo!).

Signor Caschera, a Lei del territorio non gliene frega un fico secco o meglio una castagna secca. Lei fa tutto questo perché baratta un progetto destinato a tanti giovani sorani, con la volontà di racimolare quei consensi per ritornare al Comune di Sora nelle prossime elezioni. Lei, avallato da un sindaco che cammina oramai sul pantano dei suoi fallimenti e ostaggio delle lamentele ad personam dei suoi consiglieri, è l’immagine dello schifo della politica sorana, dove un bicchiere di vino rosso tra amici conta di più che una seria politica fatta di programmazione e di formazione, di creatività e di capacità.

Al “famoce un bicchiere” noi contrapponiamo “impara l’arte e mettila da parte” e forse è proprio questo che ci distingue, caro signor Lino Caschera. Il problema sarebbe solo di opinione, ma purtroppo con i soldi buttati alla sua sagra non è più così e le sue guance rosse troppo ci costano… A proposito, ma se nelle edizioni precedenti non avete avuto soldi e con quella di adesso non ne avete avuti, che cosa ne avete fatto dei soldi del Piano Locale Giovani del 2012? Come avete fatto, nell’ultima sagra, per sopperire ai 4.840 euro della struttura noleggiata allo Shop & Service e messa a debito nel Piano Locale Giovani 2012? Vi saranno mancate anche le consulenze per la realizzazione della Sagra della castagna per cui erano stati pagati 1.250 euro! Certo il prezzo della castagna ha raggiunto costi altissimi, ma mai come nel 2012, quando l’abbiamo pagata ben 6.090 euro.

Sarà che il vino fa dimenticare, ma finita la festa non basta mica un giro di lavatrice per lavare panni con l’odore della vergogna. Sig. Lino Caschera, al momento Consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Le consigliamo d’ora in avanti di non proporre altro, di non approfittare di una Regione che poco controlla dove finiscono i soldi che stanzia, sarà un bene per tutti, e soprattutto per noi, ancora sgomenti per il suo Capolavoro!”

Movimento CI SIAMO

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