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CRONACA

Natalino Coletta su lavori Ardis: “Più utile intervento in zone Agnone, Salceto, Tofaro, Baiolardo e San Domenico”

Redazione Sora24
Redazione

Natalino Coletta

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Natalino Coletta (Patto Democratico per Sora)

Alcuni giorni fa abbiamo appreso attraverso le dichiarazioni del Sindaco, che l’ARDIS intende realizzare sul fiume Liri opere spondali per circa 2,5 milioni Euro in località Compre, al fine di ridurre il rischio di possibili tracimazioni del fiume. Qualche giorno dopo gli fece eco l’Ass. Petricca, il quale addirittura “auspica” che successivamente si tengano in considerazione anche i territori della parte bassa della città interessati a questo problema, in modo tale da superare a suo dire, anche il malumore e le critiche che i cittadini avevano manifestato a seguito del taglio di alberi da parte dell’ARDIS avvenuto più di un anno fa.

Quindi in rapporto alle dichiarazioni formulate da Petricca, dobbiamo necessariamente esprimere tutta la nostra criticità, perché convinti che non si possa ritenere per nessun motivo che basti “auspicare” una necessità, e un organismo così complicato come l’ARDIS di conseguenza provveda. Riteniamo inoltre che quelle affermazioni rappresentano di fatto, l’ennesimo tentativo di chi svegliatosi dopo un lungo letargo e lontano da queste problematiche, tenta in modo maldestro di ricavarsi un improbabile spazio elettorale, non capendo tra l’altro, che sono altre le strade da seguire per ottenere un risultato positivo a favore di un territorio.

Ad ogni modo mi preme sottolineare ancora una volta, ciò che il sottoscritto tenne ad evidenziare al Sindaco Tersigni nel Novembre del 2011: in quella occasione, allertai il primo cittadino (quando ancora era vivo il ricordo del dramma di Genova) che nella parte bassa della città si stava determinando un taglio indiscriminato di piante lungo le sponde del fiume; soprattutto di quelle che hanno una funzione importantissima per la solidità degli argini.

Certamente sarebbe stato più utile un lavoro di risagomatura degli argini, la rimozione del materiale di accumulo in determinate zone dove storicamente si verificano le esondazioni più ricorrenti, vedi Agnone, Salceto, Tofaro, Baiolardo, San Domenico; l’eliminazione di alcune lingue di terreno, che impediscono la normale regimentazione idraulica delle acque, le quali generano pericolosi rigurgiti favorendo di fatto l’allagamento delle zone citate.

In rapporto a quanto rappresentato, con rammarico prendiamo atto che ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte dei nostri governanti, tanto meno da Petricca eternamente impegnato ad organizzare eventi cittadini di “grande spessore”: probabilmente ha ragione lui, quando con tenacia propone alla città manifestazioni apocalittiche volte a soddisfare solo la propria vanità; di fatto tante di esse lo rappresentano in tutto, piuttosto che impegnarsi realmente a favore di un territorio totalmente trascurato.

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