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POLITICA

Ospedale SS. Trinità: Radiologia e Diagnostica, che succede?

Fino al 2013 vantava numeri di eccellenza, oggi la situazione è diversa e comincia a diventare preoccupante

Redazione Sora24
Redazione

Radiologia e Diagnostica all’ospedale SS. Trinità (Distretto C): il MoVimento 5 Stelle di Sora scrive al Coordinatore attività personale staff Direttore Generale A.S.L. Frosinone, Dott. Giovanni Cirillo, ed al Direttore Generale A.S.L. Frosinone, Dott.ssa Isabella Mastrobuono.

«La situazione dell’ospedale “Ss. Trinità”, oltre a dipendere dalle scelte compiute dalla regione, dipende dalla capacità di produrre risultati in termini oggettivi e statistici. Più volte è stato rappresentato che, nonostante la carenza di personale, l’ospedale è in grado di vantare numeri superiori alle altre strutture provinciali. Tuttavia, al fine di evitare ulteriori depotenziamenti è necessario migliorare – se possibile – i risultati fin qui conseguiti; in primo luogo, per offrire prestazioni di livello sempre maggiore alle persone; in secondo luogo, per salvaguardare i posti di lavoro degli attuali dipendenti, che – in base alle ultime novità legislative – rischierebbero, in caso ulteriore di depauperamento dell’ospedale il trasferimento presso altre sedi.

Il Reparto di Radiologia e Diagnostica, fino al 2013, poteva vantare numeri di eccellenza, basti pensare che era possibile effettuare, con tempi di attesa accettabili, dal lunedì al venerdì i seguenti esami: mammografie, TAC, lastre. Purtroppo, sembrerebbe che: per la mammografia, non è possibile ottenere un appuntamento in quanto si supera l’anno di attesa; per una radiografia, non è possibile fissare l’appuntamento tramite CUP ma si riceve il consiglio di recarsi personalmente il giovedì mattina presto per prenotare l’esame; per la TAC, invece risulta che è possibile effettuare, per gli esterni, un solo esame con contrasto al giorno. Sembra che tale situazione vada avanti da qualche mese ed è francamente incomprensibile per i seguenti motivi:

  • Comporta un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini, una diminuzione della prevenzione e della possibilità di effettuare diagnosi precoci (con conseguente aggravio sulla spesa regionale);
  • Non vi è stata alcuna diminuzione del personale;
  • Le apparecchiature funzionano regolarmente;
  • Provoca il mancato ammortamento del costo delle apparecchiature diagnostiche se non impiegate per un adeguato numero di esami;

Tutto ciò, sembra contraddire le politiche di controllo della spesa, in quanto chi necessità di un esame è costretto a rivolgersi in alternativa a strutture convenzionate, a quelle extra ASL, o addirittura fuori regione con conseguente aumento della mobilità passiva. Dal quadro descritto emerge che le scelte compiute finora sembrano portare verso una drastica diminuzione dei risultati numerici e statistici, che come accennato determinano le scelte regionali. Inoltre, sembrano contraddire la volontà di difendere il “Ss. Trinità”, infatti, se la sua salvaguardia dipende dai “numeri” una loro flessione può essere usata come ragione giustificatrice per ulteriori depotenziamenti, tagli e trasferimento di personale. Premesso quanto sopra, si prega di voler intervenire con urgenza, invertendo le scelte compiute fino a questo momento, al fine di ripristinare le precedenti modalità di svolgimento degli esami sopra indicati».

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