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CRONACA

Parco San Domenico: giardino o foresta?

La struttura, inaugurata oramai 16 anni fa, non ha mai fatto quel salto di qualità atteso dai cittadini.

Redazione Sora24
Redazione

Parco San Domenico, sabato 5 maggio, ore 9:00. Non credo ai miei occhi. Le condizioni in cui versa questa piccola oasi verde sono disastrose. La zona è letteralmente abbandonata a sé stessa, con l’erba che sfiora ormai le chiome degli alberi ed invade abbondantemente i passaggi. Non serve nemmeno aggiungere che la potatura e la cura degli stessi sia inesistente. Si potrebbe magari (ironicamente) affermare che lasciare le chiome folte sia in previsione di una calda stagione estiva, per garantire spazi ombreggiati di ristoro…

Purtroppo quando si parla di questo spazio balzano all’attenzione solo brutte notizie: il ponte crollato, alberi abbattuti dalle intemperie, episodi legati alla droga, etc. Questo si spiega soprattutto nella totale assenza di qualsivoglia forma di salvaguardia, che possa essere realizzata sia da volontari e associazioni che non.

Nondimeno nel corso del tempo, anziché aggiungere valore al parco, ne è stato tolto. Dapprima sono state chiuse e rimosse diverse fontanelle pubbliche sparse nell’area, molto utili come ristoro durante la stagione estiva. Sono poi stati vandalizzati i bidoni dei rifiuti, che tra l’altro non venivano sempre muniti di sacchetto. Ed infine non è mai stato realizzato il previsto impianto di illuminazione, che evidentemente fa perdere al parco non solo in sicurezza ma soprattutto in valore, in quanto ne rende impossibile la fruizione già nelle ore serali.

Di promesse elettorali sulle sorti di questa oasi verde ne abbiamo sentite tante e viste concretizzate ben poche. Questo non fa certo punteggio a favore delle varie amministrazioni, giustamente impegnate anche in altri obiettivi. Gli sporadici interventi di pulizia, tanto pubblicizzati sui giornali, sono sicuramente lontani dalla sufficienza per una manutenzione perlomeno ordinaria. Ed anche il paesaggio a contorno, le vie d’accesso, i locali dismessi e abbandonati delle fabbriche, non incentivano un reale interesse di valorizzazione della zona.

Molto si potrebbe fare per valorizzare questo parco, ormai da troppo tempo fuori dai riflettori: magari la tanto promessa istituzione dei comitati di quartiere è l’opportunità di potenziare la gestione di questa e di altre aree della città, passando direttamente dai cittadini. Sicuramente tornerò a parlarne, ma nel frattempo resta un sospetto ancora inevaso, sempre più forte, sulla possibilità che sia per la pressione di qualche potere forte o anche dell’amministrazione il preservare questa situazione di altalenante degrado.

Web: http://tizianogecko.altervista.org/

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