La storia di PayPal inizia nel 1998 con Peter Thiel che fonda Confinity insieme a Max Levchin e altri ragazzi di Stanford. Il nome arrivava dall’unione di “infinito” e “fiducia” – e già da qui si potevano comprendere le ambizioni del progetto. L’idea era creare software di sicurezza per i palmari, che all’epoca erano una novità assoluta.
Nello stesso periodo, Elon Musk aveva messo su X.com, una delle prime banche online. La mossa geniale fu l’offerta di benvenuto: ti iscrivi e ricevi subito 13 euro da ritirare al bancomat. Una strategia che funzionò alla grande, portando a casa oltre 100mila clienti in pochissimo tempo.
Nel 2000 Thiel e Musk si chiesero: perché continuare a farci la guerra quando possiamo unire le forze? Dalla fusione nacque PayPal. Certo, la convivenza tra i due non fu sempre facile – anzi, si alternarono spesso alla guida dell’azienda tra discussioni e cambi di strategia.
Dal garage alle stelle: la scalata verso il successo
Il vero colpo di scena arrivò nel 2002. eBay aveva capito una cosa fondamentale: nel mondo degli acquisti online, la sicurezza dei pagamenti era tutto. Così decise di comprare PayPal per 1,5 miliardi di dollari – una cifra incredibile per l’epoca.
PayPal aveva risolto il problema dei pagamenti digitali con i suoi “payment rails”, praticamente le autostrade del denaro online che permettevano trasferimenti istantanei. Oggi l’azienda è presente in 202 paesi, lavora con 25 valute diverse e ha 254 milioni di utenti attivi nel mondo.
Ma la cosa più interessante è che PayPal è diventato una specie di marchio di garanzia, e l’esempio forse più lampante è il mondo del gioco online. Oramai non basta più accertarsi che una piattaforma offra dei bonus senza deposito immediato, ma spesso si controllano i metodi di pagamento, e per molti la presenza o meno di PayPal è una discriminante fondamentale. Che tu stia comprando online o giocando su una piattaforma digitale, vedere quel bottone blu ti fa stare più tranquillo.
L’eredità di una rivoluzione che non fa rumore
Nel 2015 PayPal si separa da eBay e torna in borsa da sola. L’operazione era stata voluta fortemente dall’investitore Carl Icahn, e il risultato fu eccezionale: oggi l’azienda vale circa 52 miliardi di dollari.
Non si sono fermati lì. Hanno continuato a crescere comprando altre aziende: iZettle per 2,2 miliardi, Xoom per 1,1 miliardi. I due fondatori hanno preso strade diverse: Thiel ha investito 500mila dollari in Facebook quando era ancora agli inizi (immaginate quanto vale oggi quell’investimento), mentre Musk… beh, sappiamo tutti dove è arrivato.
La vera magia di PayPal è stata rendere banale quello che una volta sembrava fantascienza. Mandare soldi con un click? Negli anni ’90 era impensabile. Ora lo fa chiunque senza pensarci due volte. L’azienda processa 6,1 miliardi di transazioni all’anno, e la maggior parte di noi neanche se ne accorge. Questa è stata la vera rivoluzione: far sparire la complessità tecnologica dietro un gesto semplice.