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POLITICA

«Perché Sora deve cambiare». La nota di Pio Conflitti

«Non possiamo illuderci che la prossima Amministrazione sarà quella buona, quella del cambiamento che Sora attende invano da tanto tempo. Il tempo è ora, perché non c’è più tempo».

Redazione Sora24
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«In tanti modi i cittadini e i politici si prodigano per la città: c’è il cinico, il miope, il progressista, il conservatore; a Sora va di moda l’ostruzionista che spesso fa vincere la partita a personaggi con interessi diversi dal bene comune. Per rinnovare la città bisognerà prima di tutto rinnovare il nostro modo di porci verso di essa e programmare un cambiamento necessario, dopo il declino degli ultimi venti anni e un futuro che si presenta ancora più nero. Una discesa negli inferi che riguarda Sora e con lei tutto il circondario.

Le imprese commerciali del territorio ci stanno provando, collaborando con l’Amministrazione comunale, dando indicazioni per futuri progetti e comunicando esigenze non più rinviabili. Non c’è soltanto la pedonalizzazione del centro cittadino, sulla quale siamo tutti d’accordo ( tranne sui tempi e le modalità) o gli orari di chiusura delle attività di somministrazione che sono sicuro verrà risolto. I temi da discutere sono tanti: una diversa politica urbanistica che privilegi il green e il recupero di aree degradate, come l’area di San Giuliano e di Serapide. Una visione dello sviluppo commerciale coraggiosa e coerente con le necessità dei cittadini, cominciando dai più deboli.

La necessità di sviluppare l’istruzione scolastica, costruendo nuovi edifici efficienti e a norma, sviluppando una rete di trasporti dedicata agli studenti e che riduca il traffico automobilistico. Comporre una direzione unitaria con i Comuni del circondario, per chiedere il completo rifacimento della linea ferroviaria, come progetto indispensabile per tutto il territorio; per obbligare le aziende che inquinano il fiume Liri a dotarsi di depuratori efficienti. Il fiume, depauperato dall’inquinamento lo ha trasformato da grande risorsa in un problema.

Sono tanti i temi su cui confrontarci, forse in ogni caso si risolverà poco, ma vale la pena tentare. Trovare una unità d’intenti su obbiettivi brevi e a lungo termine. E’ un nostro dovere, è compito di tutti i cittadini impegnarsi per la città. Al di là delle proprie convinzioni politiche. L’apatia e il menefreghismo della cittadinanza si riflette sui risultati delle Amministrazioni. Oggi non partecipare equivale ad essere complici della rovina della nostra amata Sora. Non possiamo illuderci che la prossima Amministrazione sarà quella buona, quella del cambiamento che Sora attende invano da tanto tempo. Il tempo è ora, perché non c’è più tempo. Benvenuti tutti! Maggioranza e opposizione, se qualcuno ha un’alternativa a quanto ho illustrato, si faccia avanti».

È quanto dichiara in una nota stampa Pio Conflitti, presidente del comitato commercianti Sora-Sora Sud

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