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POLITICA

Problemi Ospedale SS. Trinità, Aristide Conte insiste: “Portiamo Sora in Abruzzo!”

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera a firma di Aristide Conte, un nostro concittadino che ci ha già scritto in passato sulla questione ospedale e che oggi ribadisce la sua opinione chiamando a raccolta tutti coloro che la condividono.

«Sono Aristide Conte e vengo con la presente a richiedere la vostra ospitalità che sono certo vorrete concedermi. L’ultima mia lettera da voi prontamente pubblicata risale al 17/11/2014 e trattava un argomento a noi tuttora caro, e cioè le sorti del nostro Nosocomio che si prende cura di ben 120.000 anime tanti sono i residenti dei 27 comuni compresi nello stesso.

A tal riguardo, dopo alterne vicessitudini ed i tanti appelli caduti prontamente nel vuoto, vengo con questa mia ad evidenziare un aspetto di enorme importanza. Sembrerebbe che quelli che furono allora i miei timori si sono rivelati tutt’altro che frutto d’immaginazione, bensì invece delle attuali certezze. Dell’atto Aziendale che noi auspicavamo fosse favorevole verso il nostro Ospedale si è capito solo che vi sono provvedimenti che non prevedono nessun miglioramento alla situazione attuale che è addirittura peggiorativa rispetto a sei mesi orsono.

Infatti quando temevamo che Zingaretti non intendeva mettere per iscritto quanto verbalmente andava promettendo dicevamo il vero, si è visto cosa è successo: Reparti sull’orlo del collasso senza organici sufficienti a svolgere appieno il loro compito. Mancanza di personale e di medici nei reparti di Ostetricia Ginecologia, Cardiologia senza medici a sufficienza.

Il pronto soccorso costantemente occupato da una decina di malati di ambo i sessi e di età variegata tenuti un promiscuità senza badare all’intimità ed alla riservatezza a cui avrebbero diritto,recando offesa continua alla dignità che dovrebbe appartenere ad ognuno di noi. Basta recarsi sul posto e controllare. Cosa ne è stato del potenziamento dei reparti a rischio come Ortopedia, Cardiologia, Pediatria e Ginecologia?

Per non parlare del tanto sbandierato fiore all’occhiello della Sanità provinciale e cioè il Polo Oncologico assoluto vanto della sanità provinciale? Con il Polo Oncologico potenziato tale da divenire un’eccellenza non doveva arrivare un illustre luminare della chirurgia oncologica un famosissimo professore di fama nazionale?? Con il Polo Oncologico d’eccellenza non sarebbero stati potenziati i reparti ad esso collegati?

Orbene a tutt’oggi abbiamo un reparto prelievi che dalle 6 del mattino alle 10,30 può essere scambiato per un girone dantesco dell’inferno. Tutti i pazienti che in precedenza si recavano nel vecchio ospedale per le analisi del sangue si riversano su a San Marciano intasando il già pesante lavoro che svolgevano i tecnici con assolluta abnegazione. Oggi invece vi è un traffico di pazienti enorme ed il servizio ne risulta danneggiato.

Che dell’Hospice a Isola del Liri? Hanno pensato bene di trasferire gli ambulatori con relativi servizi e personale nella città con cascata con conseguenze sotto gli occhi di tutti, disservizi ed inutili doppioni ci circondano. Il tutto con i beneplacido dei nostri amati 27 amici sindaci con a capo il sindaco del comune più popoloso.

In ogni caso si tratta di guerra tra poveri, questa situazione ha portato vantaggi solo a Cassino e Frosinone. In quei nosocomi insieme ad alcune Asl di Roma sono stati assegnati diverse unità mediche, e su questo dobbiamo discutere. È arrivato il momento di agire. Tempo fa sbandierammo l’eventualità di aderire in massa all’Abruzzo, ebbene pare che l’idea sia piaciuta. Dunque, facciamo arrivare questo segnale forte: TUTTI IN ABRUZZO!».

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