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EVENTI E CULTURA

Processione del Tamburo: Sora si trasforma nella Gerusalemme della Passione

Suggestiva rievocazione notturna a Sora della Passione di Cristo, tra suoni rituali e simbolismi sacri.

Redazione Sora24
Redazione

Tra giovedì e venerdì santo, a partire dalle 03:00 del mattino, le vie di Sora si tingono di spiritualità e tradizione con il suggestivo Rito del Tamburo, una rievocazione intensa e simbolica della Passione di Cristo.

Un viaggio simbolico tra fede e memoria

Il percorso prende il via dalla Chiesa di Santa Restituta, cuore pulsante del rito. Da qui, i fedeli attraversano il fiume Liri, che per l’occasione diventa il simbolico fiume Cedron, per raggiungere la piccola cappella situata lungo il viale della stazione. Si prosegue poi verso la Chiesa di Costantinopoli, che rappresenta l’Orto del Getsemani, luogo della preghiera e del turbamento.

La processione attraversa la zona di Cancegle, evocativa dei vicoli di Gerusalemme, quindi passa da Santo Spirito per arrivare alla Cattedrale, simbolo del Calvario. Il corteo si dirige poi al cimitero, immagine del Sepolcro, per infine fare ritorno al punto di partenza, la Chiesa di Santa Restituta, passando per la Croce di via Marsicana.

Il suono del dolore e della speranza

A guidare il corteo è la croce nera, seguita da una folla silenziosa ma immersa nella partecipazione. L’atmosfera è scandita dai suoni assordanti e penetranti del tamburo, delle raganelle e delle taratrappole, strumenti che ricordano il dolore della Passione. In sottofondo, i canti del “Miserere” elevano un lamento collettivo che accompagna ogni passo, ogni sosta, ogni preghiera.

«Un rito che unisce fede, tradizione e identità popolare, trasformando la città in un palcoscenico sacro dove il tempo sembra fermarsi».

 

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