«Salve. Preferisco restare anonimo non perché abbia il timore di firmare, bensì perché mi conoscono moltissime persone e in questo momento desidero avere un po’ di tranquillità per svolgere al meglio tutti i miei esami clinici.
Vengo al dunque: domenica mattina ho avuto un serio malessere fisico. Pensando a qualcosa di grave, mi sono recato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Sora, non senza nutrire qualche dubbio a causa di ciò che leggo abitualmente sui vari giornali cartacei e digitali, nonché sul social.
Ebbene: sono stato accolto con educazione, trattato in modo eccezionale, con zelo e massima disponibilità. I medici che mi hanno preso in cura erano molto giovani, suppongo romani. Sono stati encomiabili in tutti gli accertamenti necessari prima di acconsentire al mio ritorno a casa.
Nell’attesa del mio turno, tra l’altro, ho osservato quanto accadeva all’interno del Ps: ho riscontrato efficienza, cordialità e soprattutto affetto verso i pazienti più anziani. Insieme a me c’era anche una famiglia del Nord e mi sono sentito orgoglioso per tutto ciò. Questa è la normalità che desideriamo nel nostro ospedale».