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SPORT

Quando vince è di tutti, quando perde è solo nostra: Forza Sora!

I bianconeri hanno disputato quasi tutta la partita in inferiorità numerica, capitolando solo in zona recupero.

Redazione Sora24
Redazione

I veri tifosi restano vicini alla squadra soprattutto quando le cose vanno male. Ebbene, questo è il momento giusto per dimostrare di essere veramente legati al Sora Calcio. Ieri, contro il Vastogirardi, i ragazzi in bianconero erano quasi riusciti a conquistare il primo punto della stagione, ma un goal subito al 92′ gli ha negato la gioia per il risultato positivo che si stava concretizzando dopo una settimana di lavoro, dopo l’espulsione diretta di Mastrantoni sopraggiunta al minuto 12′ per fallo da ultimo uomo, e soprattutto dopo il penalty neutralizzato da Crispino all’84’. Insomma, quando giochi tutta la partita in 10/11, ti fischiano un rigore contro nel finale e ciononostante resti in piedi fino alla zona recupero, vuol dire che la squadra c’è eccome.

Questo è il calcio, bello e dannato al tempo stesso. Ma chi questo sport lo conosce bene sa anche che quando si perde in tal modo vuol dire che presto si passerà in cassa a riscuotere il proprio credito con la sfortuna. Bisogna solo crederci e perseverare, sempre. Diceva Calvin Coolidge, 30° presidente degli Stati Uniti d’America: «Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza. Non il talento; nulla è più comune di uomini di talento falliti. Non il genio; il genio incompreso è ormai un luogo comune. Non l’istruzione; il mondo è pieno di derelitti troppo istruiti. Solo la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti».

Orbene, bisogna perseverare con più determinazione possibile: i calciatori in campo, i tifosi sugli spalti in casa e fuori. A partire da domenica prossima, quando al Tomei arriverà il Notaresco. Tutti i tifosi presenti nell’esordio con la Sambenedettese siano presenti anche nell’importantissima gara contro gli abruzzesi. Se riuscissero a portare insieme a loro anche un amico, un vecchio tifoso che non va allo stadio da anni o uno giovane che non ci è mai stato, sarebbe un capolavoro. La Serie D è un patrimonio importantissimo per il Sora e lo scudetto di quest’anno sarà proprio il mantenimento della categoria. La concorrenza è agguerritissima, ma se i ragazzi in campo avranno la gente di Sora sempre dalla loro parte, ce la faranno sicuramente.

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