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POLITICA

ROMA – Bando Aics, D’Orazio: «Supporto a piccoli Comuni e attenzione al tema della salute nei progetti»

La consigliera dem sorana ha presieduto i lavori della commissione politiche comunitarie nella sede ANCI.

Redazione Sora24
Redazione

La rilevazione dati dei Comuni sull’aiuto pubblico allo sviluppo nel 2019 per l’Ocse/Dac, il punto sul nuovo bando dell’Agenzia italiana per la cooperazione e il programma “Municipi senza frontiere” sono stati in temi al centro della Commissione politiche comunitarie e rapporti con organismi Ue ed extra Ue che si è svolta il 6 febbraio a Roma presso la sede dell’Anci. A presiedere i lavori è stata la vice presidente della Commissione e consigliera del Comune di Sora, Maria Paola D’Orazio a cui ha preso parte anche la vice sindaca di Rimini, Gloria Lisi.

Nel corso dei lavori, che sono seguiti all’info day sul bando dell’Aics per gli enti territoriali che si è tenuto sempre in Anci in mattinata, la vice presidente D’Orazio ha sottolineato come “tra gli obiettivi generali che contribuiscono allo sviluppo dei paesi partner, agendo a supporto delle istituzioni locali e dell’offerta di servizi al territorio, è importante la promozione della salute e del benessere fisico di quelle popolazioni. Bisogna puntare ad una politica di promozione e sviluppo dei servizi socio-sanitari con una formazione professionale che garantisca un accesso inclusivo salvaguardando il diritto umano alla salute”.

Sul Bando AICS ci si è soffermati sul ruolo delle Anci Regionali circa la possibilità di partecipare in qualità di partner per massimo tre proposte progettuali e attraverso una metodologia che sarà oggetto di apposita circolare che l’Anci nazionale trasmetterà ai presidenti delle Anci regionali. Nel corso dei lavori, tra gli adempimenti, ha preso la parola la vice sindaco del Comune di Rimini Gloria Lisi che ha assunto l’incarico di coordinare il Tavolo di lavoro sulla cooperazione avviato con il Programma Municipi senza frontiere di Anci.

“Sono onorata di questa nomina e ringrazio l’Anci. Per me lavorare nella cooperazione significa portare un approccio non assistenziale nei paesi partner ma significa lavorare sulle capacità e competenze. I paesi terzi possono essere motore di sviluppo, una grande opportunità anche per le nostre aziende. Dobbiamo evitare che le persone – ha proseguito Lisi – siano costrette a lasciare il proprio paese d’origine mettendo in pericolo la propria vita, per questo è importante lavorare sui paesi di partenza”.

Secondo la neo coordinatrice del Tavolo nazionale sulla cooperazione è importante porre l’accento anche sulla questione ambientale, una delle principali cause delle migrazioni forzate. “Dobbiamo portare in questi paesi un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente, come abbiamo fatto con il nostro progetto in Senegal fondato sulla permacultura, ovvero su tecniche di coltivazione eco-sostenibili”.

Altro punto importante al centro del dibattito, su cui hanno richiamato l’attenzione sia la vice presidente D’Orazio che la vice sindaca Lisi, è stato quello legato alla criticità dei Comuni piccoli e medi a rispondere ai bandi di questo tipo “poiché – ha precisato D’Orazio – mancano nelle piccole e medie amministrazioni comunali tecnici che possono dedicarsi alla stesura formale delle pratiche stesse. Bisogna quindi prevedere una sorta di ‘cabina di regia’ o di gruppo di lavoro in Anci che si dedicherà esclusivamente a loro, pianificando le azioni e l’organizzazione secondo le loro peculiarità territoriali”.

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