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CRONACA

Sabato 30 Marzo, Donato Di Poce presenterà: “Scintille di CreAttività” presso la Libreria Universitas

Redazione Sora24
Redazione

Donato Di Poce

Il 30 Marzo, alle ore 17:30 presso la Libreria Universitas, ci sarà l’incontro con l’autore del libro: “Scintille di CreAttività”, Donato Di Poce.

L’Uomo che crea qualcosa vale tre uomini, se stesso, quello che ha creato e chi utilizzerà la sua creazione. Accorrete tutti, ma anche piano piano, basta che ci siate“.
(Donato Di Poce)

La presentazione del libro verrà eseguita da Nadeia De Gasperis, la stessa Nadeia De Gasperis ci racconta, “abile artigiano delle arti e dei mestieri intaglia e cesella nuove parole, perfetti incastri di due principi che si fondono l’un l’altro, senza che nessuno dei due perda la sua identità, come il bene e il male, lo yin e yang, come il giorno e la notte, la luce e l’ombra, l’alto e il basso, cosicché fermandoci a osservarlo, in silenzio, la risposta arriva.”

Sempre la stessa Nadeia De Gasperis ci mostra, attraverso una prefazione del libro, le caratteristiche più salienti dell’ opera:
“Nemo, poeta in patria. Nemo è uno, Nessuno e centomila. Nemo, Odisseo in cerca di sé, dell’altro, di sé nell’altro e dell’altro in sé, costruisce il suo cavallo da battaglia, senza inganno, con ampie finestre sul cuore, sulla testa e sulla pancia sempre aperte al mondo, una sorta di carro di Tespi di girovaghi artisti che accoglie il maestro di vita, l’amico fedele, la musa ispiratrice e si lancia a dare fiamma alle intuizioni. Poi dalla sua faretra sfila una piuma delle ali della fantasia e scocca il dardo intinto di nero inchiostro nel prisma colorato che riflette e rifrange ogni sfumatura della realtà, anche quella sognata. Abile artigiano delle arti e dei mestieri intaglia e cesella nuove parole, perfetti incastri di due principi che si fondono l’un l’altro senza che nessuno dei due perda la sua identità, come il bene e il male, lo yin e yang, come il giorno e la notte, la luce e l’ombra, l’alto e il basso, cosicché, fermandoci a osservarlo, in silenzio, la risposta arriva.

Questo è Donato Di Poce, questa è la creatività. è immagine in movimento. É una fonte rinnovabile di energia creativa, generatore di sostenibile leggerezza dell’essere. La creatività è una parola viva, è magma quiescente, mentre crea che si attiva quando trova un pertugio di suggestione. Come fiume sotterraneo di un sistema carsico che ‘fatica a restare dentro i margini della fantasia‘ ridisegna le mappe della grammatica tradizionale, scavando nella memoria delle cose, erode le vecchie convinzioni e sublima e cristallizza in purezza i pensieri più belli in forme morfologiche appariscenti. Prima di tornare alla luce della ribalta si spinge fino alla caverna del mito platoniano e libera i prigionieri riconducendoli alla luce della divinità creativa e indipendente del mondo intelligibile per dare forma alle ombre finora osservate nel buio della cavità , mutando l’oblio in ampi spazi di condivisione.

La creatività non ha forma piana, è un ologramma del percorso umano e professionale del poeta, è una modulazione di frequenza, crepitio di fiamma, castagne al fuoco, è un altopiano mentre Crea che si impenna nell’ascesa, sono marosi e frangenti di una marea di sensazioni governata dalla luna leopardiana. Come una zanzarina dispettosa vettore di suggestioni, portatore sano di verità, veicola le sue provocazioni e contagia con virulenza chiunque venga pizzicato in indolenza.

Recita uno dei suoi ‘Poesismi’ preferiti :
“Amo la brevità: anche quando scrivo aforismi mi sento logorroico” e così nella perfetta antitesi dello stile di laconica aulicità proclama in pochi punti di acuta lungimiranza le sue intenzioni e convinzioni nella forma declamatoria di un manifesto futurista che vuole ‘cantar l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità ma futuribile fucina di idee, coniugato secondo la serissima “Grammatica della Fantasia” di Rodari, sul filo di lana delle “parole inventate” che legano per sempre il bambino all’adulto.”

Donato Di Poce nato a Sora nel ’58, ma residente a Milano dal ’82, è un Poeta, Scrittore di Aforismi, Critico d’Arte, Fotografo, artista poliedrico ed ironico ma dotato di grande umanità. Le sue opere rimangono numerose ma sicuramente uno dei suoi migliori libri è, TACCUINO BERLINESE – una collana di 5 potfolio – East Side Gallery, Félix Fénéon Edizioni, Ruvo di Puglia (BA), tratto dal muro di Berlino, opera che recita:

“Il Poeta vede l’invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”.

Raffaele Sciarretta – Sora24

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