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CRONACA

Saturimetro: perché è utile averlo in casa?

Saturimetro: cos'è, a cosa serve, come si usa e come si legge.

Redazione Sora24
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Saturimetro: cosa sarà mai questo oggetto? Diciamoci la verità: in molti abbiamo cominciato a sentirne parlare durante l’emergenza Coronavirus. Qualcuno storcerà il muso, della serie: addirittura! Eh già, del resto non è che ne compriamo uno a settimana come accade per tanti prodotti acquistati nei supermercati, quindi va da sé che l’interpretazione del termine è sovente seguita da facce fantozziane della serie: “Dicesi saturimetro…” ecc.

Cos’è un saturimetro

E allora: cos’è questo misterioso strumento? Il saturimetro (clicca qui per vederne le diverse tipologie in vendita) è un dispositivo che misura l’ossigenazione del sangue e serve per capire se i nostri polmoni riescono ad assumerne in quantità sufficiente dall’aria che respiriamo. Traduzione: se lo strumento ci lancia qualche warning. preoccupiamoci perché potremmo aver contratto il Covid-19 in forma abbastanza seria. In alternativa, potremmo comunque essere affetti da asma, bronchite, polmonite, ecc.

Orbene, è facile dedurre perché in questo periodo – non solo per il Coronavirus ma anche per le tante altre patologie tipicamente invernali – è buona norma avere in casa un saturimetro in modo tale da poter monitorare l’ossigenazione delle persone eventualmente alle prese con febbre e tosse e rendersi conto di un’eventuale dispnea: problemi che, come è facile immaginare, riconducono anche al famigerato virus che ha praticamente devastato il 2020.

Come si legge un saturimetro

Detto ciò, immaginando di aver acquistato un saturimetro, è bene saperlo anche “leggere“. In pratica, i valori al di sopra dei quali non bisogna preoccuparsi sono quelli dal 97% di ossigenazione (SpO2) in su. Dal 97% al 94% possiamo dire che c’è un’allerta giallo; dal 94 al 90% l’allerta diventa arancione e infine, al di sotto del 90%, diventa rosso. In tal caso, se i soggetti hanno febbre alta, tosse e dispnea, bisogna chiamare i soccorsi.

Come si usa un saturimetro

Ok, ma come si usa il saturimetro? Anzitutto le dita devono essere necessariamente calde. A seguire bisogna fare delle prove su dita diverse per trovare quella che permette una misurazione più efficace. Infine, è buona norma ripetere più volte la misurazione, anche su dita diverse, per avere un risultato che interpolato fornisca valori macroscopici più o meno uguali.

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