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EVENTI E CULTURA

SORA – Esplorare la Lingua dei Segni Italiana: innovativo progetto al Comprensivo 3

L'iniziativa è stata ideata dalla tirocinante Melissa Corsetti, studentessa di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università de L’Aquila.

Redazione Sora24
Redazione

L’8 Aprile 2019, presso l’Istituto Comprensivo 3 di Sora, diretto dal dirigente scolastico, dott.ssa Marcella Maria Petricca, si è concluso il progetto “Esplorare la Lingua dei Segni Italiana”. Il progetto si è sviluppato nella classe IV A della Scuola Primaria “Achille Lauri” ed è stato ideato dalla tirocinante Melissa Corsetti, studentessa frequentante il corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria dell’Università de L’Aquila, seguita e supportata dalla docente e tutor Margherita Paola Di Lorenzo.

Si tratta di un progetto che la tirocinante ha voluto realizzare per la sua tesi di Laurea, che esporrà a breve, e che sarà il suo prossimo obiettivo da portare avanti. Lo scopo del progetto è quello di far conoscere ai bambini la LIS (Lingua dei Segni Italiana), per lo più l’alfabeto manuale, ovvero quel mondo che ruota intorno a delle persone che vivono nel silenzio: una lingua non semplice, una grammatica articolata e un’espressione per lo più facciale destinata a far comprendere oltre alle singole parole, le emozioni che solo così possono essere comunicate da chi, per vari motivi, vive privo dell’udito e tal volta privo anche della parola.

È fondamentale capire che la “Lingua dei Segni” è una lingua autentica dal punto di vista sociale, ed è un sistema linguistico che presenta analoga complessità alla lingua orale, in quanto dotata di un livello fonologico, di un lessico e di una struttura morfo-sintattica propria. È una vera e propria lingua che permette non solo di comunicare, ma anche di esprimere e sviluppare un pensiero e le abilità cognitive.

La differenza principale tra lingua dei segni e lingua orale è proprio l’uso di una modalità di comunicazione completamente diversa: la lingua orale utilizza il canale acustico-articolatorio e si struttura da un punto di vista sintattico, con un ordine temporale e lineare nel tempo; la lingua dei segni, invece, utilizza un canale visivo- gestuale e con struttura e sintassi proprie.

Ma l’obiettivo principale è quello di far comprendere ai bambini che nel corso della loro vita potranno incontrare persone con questo tipo di deficit e favorire loro l’integrazione nel mondo sociale, ovvero assicurare alla persona sorda un’integrità comunicativa e relazionale sia verbale sia segnica. Grazie alla disponibilità della docente, insieme hanno esplorato questa nuova conoscenza, hanno imparato l’alfabeto manuale, hanno appreso meglio i segni attraverso la tecnica del disegno, hanno fatto interpretare a ogni bambino il loro nome utilizzando l’alfabeto manuale e creato delle attività didattiche. Si è creata una vera e propria didattica inclusiva.

I bambini sono stati entusiasti, motivati, soprattutto interessati. Per loro è stata un’innovazione, una nuova conoscenza nel loro bagaglio culturale. La studentessa ha rigraziato il dirigente scolastico, dott.ssa Marcella Maria Petricca, per aver dato la possibilità di creare esperienze da futura docente durante il percorso universitario in questo Istituto, innovativo e molto aperto al cambiamento. Un ulteriore ringraziamento, infine, è stato rivolto tutte le docenti che l’hanno sostenuta e supportata, ma soprattutto la docente Margherita Paola di Lorenzo che è stata super disponibile e le ha permesso di svolgere questo piccolo desiderio.

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