Riceviamo e pubblichiamo: «So di non scoprire l’acqua calda, amici che leggete, ma questa cosa voglio dirla per togliermi quantomeno lo scrupolo. Ogni mattina accompagno mio figlio a scuola e mi sembra di vivere un déjà vu: solitamente arrivo dal lungoliri, meno spesso dal ponte, ma la sostanza non cambia perché lì non si ferma nessuno!
Mi riferisco all’incrocio tra Ponte Nuvolari, Lungoliri Matteucci, Lungoliri Della Monica e via Zincone. Chi ha lo stop (via Zincone e ponte) se ne infischia; chi ha la precedenza (Lungoliri) non ha il buon senso di rallentare nonostante abbia il diritto di proseguire la marcia: il rischio di incidenti è costante e altissimo, tutti i giorni.
Ci sono delle attenuanti: ad esempio chi arriva da via Zincone, quando i parcheggi del lungoliri sono pieni (ad esempio all’ingresso e all’uscita da scuola), non vede un tubo. Chi arriva dal ponte, invece, si deve “abbeccare” come diciamo a Sora, per vedere se giunge qualche “missile” dai lungoliri e poi, previo segno della croce, forse può proseguire.
A questo punto c’è la chicca: quando ci si “affaccia” dal ponte, bisogna stare attentissimi ai fenomeni di turno che tagliano la curva verso il ponte stesso provenendo dall’Achille Lauri: tante volte me lo sono ritrovati quasi sul cofano. Insomma, quello lì è l’incrocio dell’anarchia. Chiedo di fare qualcosa, non so cosa, per renderlo un po’ più sicuro. Anche una segnaletica più chiara non guasterebbe.
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