Un popolo che guarda al futuro non può prescindere da un’istruzione garantita su larga scala, che permetta a tutti, indipendentemente dal ceto sociale di provenienza, di avere un’occasione per realizzarsi nel luogo dove si nasce. Ogni eventuale idea di stampo manifatturiero e/o tecnologico, in grado di rilanciare la storica vocazione industriale ed artigianale del nostro territorio, rendendolo di nuovo competitivo come un tempo nonché capace di interfacciarsi con i nuovi mercati, dipende dal livello di innovazione che il territorio stesso è in grado di esprimere.
Da qui la necessità di proteggere, consolidare, valorizzare ed ampliare l’offerta didattica di Sora e comprensorio, unica carta da giocare per vincere l’isolamento politico ed istituzionale di un territorio di confine come il nostro. I ragazzi di Fuoriposto, a tal proposito, hanno colto esattamente nel segno realizzando ed affiggendo all’esterno del “grande incompiuto” lo striscione immortalato nell’immagine. “Centro Serapide: dalla speculazione, ricostruiamo l’istruzione”, questo il messaggio della gioventù sorana, una frase messaggio non ha bisogno di ulteriori commenti e che rappresenta la strada giusta da seguire. Tutti insieme, con fiducia e perseveranza.