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EVENTI E CULTURA

SORA – Il bellissimo discorso di Rodolfo Damiani pronunciato in occasione della ricorrenza del IV Novembre

L’anno prossimo ricorrerà il 100° anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale.

Redazione Sora24
Redazione

4 Novembre data fatidica per il nostro Paese, poiché in questo giorno del 1918 con la fine della Prima Guerra Mondiale si realizzò l’Unità d’Italia, l’anno prossimo ricorrerà il 100° anniversario. Oggi siamo qui non solo per una commemorazione di routine del passato, ma per riaffermare con i nostri simboli, la bandiera, l’inno nazionale, la canzone del Piave che è necessario applicare e consolidare giorno per giorno i valori dell’Unità nazionale.

A novantanove anni dal lontano 1918, è giusto ricordare anche quello che l’Italia ha sacrificato in quegli anni: sentimenti, energie vitali, intelligenze di centinaia di migliaia di giovani. A questi giovani fra cui le centinaia di Sorani i cui nomi sono ricordati sulla lapide posta qui nel sacrario, alle loro vite non vissute rendiamo un sentito omaggio ricordandoli.

Il loro sacrificio ha reso possibile la costruzione della Nazione, la coscienza di essere popolo , la percezione della Patria , in cui tutti ci riconosciamo. Oggi conveniamo che l’unità del Paese non è più la ricerca dell’aggregazione geografica, ma quella dei valori condivisi, sanciti nella nostra Carta costituzionale, che danno alla nostra comunità il senso di appartenenza, di solidarietà ed impegno civile. Anche il ruolo delle Forze armate è mutato: oggi sono protagoniste dello sforzo che la comunità internazionale conduce per affermare i diritti umani e perseguire uno sviluppo sostenibile sul piano economico e sociale.

In questo giorno l’Italia rende onore alle Forze armate, che hanno sempre garantito tutela nei casi di calamità naturali , ordine e stabilità alla vita civile. Il nostro pensiero va in primo luogo ai soldati che si sono fatti portatori di pace e di libertà, anche in quelle nazioni dove ancora regnano violenza e disordine, in Bosnia, in Kossovo, in Albania, in Libano, in Mozambico, in Somalia, in Iraq ed in Afghanistan, pagando un prezzo molto alto, Kindu, Nassyria, Kabul, Mogadiscio, accomunano nel gesto supremo, il Podgora, il Montello, Il Piave, Caporetto , uomini diversi, gli stessi reggimenti a rappresentare la fiamma che non si spegne, che va tenuta alta l’amore di Patria.

Le sfide da affrontare e superare sono oggi più che mai difficili e complesse: i dati forniti dall’ONU dicono infatti che ci sono quasi 20 milioni di persone in fuga da terre in conflitto. Queste cifre sono un monito per la coscienza collettiva ed individuale, perchè nessuno tra noi può dirsi estraneo alle conseguenze che producono. Da questi numeri emerge il nuovo e prezioso compito delle Forze armate: operatori di pace e giustizia nel mondo, prezioso strumento di cooperazione tra i popoli, di costruzione della pace e dei diritti essenziali della persona umana in terre lontane e presso popoli che nella loro presenza vedono una garanzia di sicurezza e di conquista civile.

A tutti i servitori dello stato che hanno scelto la divisa e le stellette vanno quindi la nostra ammirazione e riconoscenza, perchè costituiscono in ogni circostanza un esempio di efficienza e grande professionalità, ampiamente dimostrate e riconosciute in tutto il mondo, a garanzia e tutela della sicurezza internazionale e per il quotidiano impegno profuso per assicurare la pacifica convivenza dei cittadini e l’esercizio delle libertà democratiche. Un ringraziamento sentito a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa giornata, anche solo con la propria presenza in questa piazza, ed in particolare alle Forze armate per l’iniziativa “Caserme aperte”, un gesto significativo per consolidare e rinnovare il legame tra la società civile e le Forze armate e stigmatizzare il dettame costituzionale che assegna al cittadino il diritto-dovere di servire la Patria in armi.

Il prossimo anno celebreremo i cento anni della vittoria, per dare l’adeguato rilievo all’evento, sulla scorta della proposta di alcuni ricercatori sorani , l’Associazione Arma Aeronautica ha promosso la costituzione di un Comitato che elabori e coordini le iniziative celebrative e i momenti di approfondimento storico-culturali rivolti soprattutto alle scuole , ai ragazzi perché Sappiano , perche’Ricordino prerchè non Dimentichino. Celebrare la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, contribuisce a tener vivo nella comunità il sentimento collettivo di riconoscenza e di rispetto per quanti hanno dato la loro vita per l’Italia, per quanti con i loro sacrifici e le loro sofferenze ci ammoniscono a far prevalere la Nazione sulla fazione e ci hanno consegnato una Patria unita, libera e democratica.

VIVA LE FORZE ARMATE VIVA L’ITALIA

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