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EVENTI E CULTURA

SORA – Le allegre mascherine dell’Istituto Santa Giovanna Antida al Carnevale del Liri

Il pensiero più grande è andato alla professoressa Gilberta Palleschi, docente sorana barbaramente uccisa nel Novembre del 2014

Redazione Sora24
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L’Istituto Santa Giovanna Antida, con la sezione Baby Center dedicata ai più piccoli, dai 13 mesi in poi, con le due sezioni omogenee della scuola dell’Infanzia e le 5 classi della scuola Primaria ha partecipato anche quest’anno, per la seconda volta, al Carnevale del Liri. Per la prima giornata, tenutasi presso il Centro Commerciale La Selva di Sora, i bambini della scuola primaria si sono impegnati a realizzare con varie tecniche e disegni l’idea di un carro che avesse come protagonista il “Piccolo Principe”, rappresentandone i personaggi principali: il pilota con l’aereo, la volpe, gli stravaganti personaggi che si incontrano nel viaggio tra i pianeti e il piccolo principe con il suo pianeta e la rosa. Il tutto incorniciato nella bellissima frase scelta dai bambini stessi: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. Riflettendo su questa frase, i grandi dovrebbero realizzare il sogno dei bambini: “creare un mondo a misura di bambino”. L’unico modo per realizzarlo è guardare tutto con il cuore.

Nella seconda giornata, invece, dedicata alla parata, il tema scelto è stato “Le allegre mascherine”, nato prendendo alla lettera quello che afferma Rosalinda Cassia, ordinario di psicologia dello sviluppo dell’ Università di Bari: “Carnevale viene una volta l’anno e lo scopo della festa è di far divertire i piccoli. Lasciamo quindi che si divertano a modo loro e rispettiamo le loro preferenze nella scelta dei costumi”.

È stato importante, allora, far sperimentare ai bambini ruoli diversi in “allegria”. La loro scelta, infatti è rimasto un gioco del ruolo in cui le maschere sono diventate un mezzo irrinunciabile per non smettere di essere se stessi e vivere altri personaggi in ruoli non altrimenti raggiungibili, svincolandosi dal momento in cui viviamo e proiettandosi altrove per diventare qualcun altro e qualcos’ altro. Un po’ nascondersi, un po’ un po’ svelarsi, non è stata la realtà ma un suo richiamo, una sua rappresentazione, una dimensione di corporeo e di incorporeo. Un insieme di emozione, creatività, identificazione ed empatia.

Considerando il mondo in cui viviamo, le docenti hanno scelto un percorso sulla personalità a partire da questo tema. Il pensiero dell’intera scuola non poteva non richiamare alla professoressa Gilberta Palleschi che da insegnante credeva fortemente nella finalità educativa che la scuola si propone: “la formazione dell’ uomo e del cittadino”.

Il ringraziamento finale è per tutti: grazie ai bambini della scuola primaria che si sono impegnati nei lavori creativi e per quelli del baby center e della scuola dell’infanzia che si sono cimentati in un breve balletto; grazie alla Coordinatrice, alle insegnanti, al personale di segreteria e agli splendidi e disponibili genitori. Un ringraziamento speciale al Presidente e ai ragazzi dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sora che si sono resi disponibili nel servizio di sicurezza.

Maria Giuseppina Bianchi

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