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CRONACA

Sora, “Lettera aperta per cittadini e amministrazione comunale: preoccupazione per la sicurezza stradale nella nostra città”

Analisi delle principali criticità e alcune proposte per ridurre l'entità del problema.

Redazione Sora24
Redazione

Riceviamo e pubblichiamo: «Gentile redazione, a seguito del susseguirsi di diversi incidenti stradali avvenuti negli ultimi giorni nella nostra città, e dintorni, ho deciso di riportarvi alcuni miei pensieri personali che spero possano fungere da spunto di riflessione per i miei concittadini e per l’amministrazione della nostra città. Questo anche perché ho notato che troppo spesso gli incidenti vengono da noi percepiti e commentati come delle fatalità che sfortunatamente occorrono, come eventi che caratterizzano l’ordinario e che dunque devono essere accettati rientrando nella natura delle cose, dimenticandoci quindi di osservarli criticamente e capire come evitare che questi accadano nuovamente.

L’eccesso di velocità, fenomeno che nella nostra città è troppo ricorrente, è secondo l’ISTAT tra le principali cause degli incidenti stradali. Molte amministrazioni di città simili alla nostra l’hanno capito da tempo e al fine di arginare il problema hanno messo in atto diverse iniziative tra cui: istituzione di zone 30km/h e zone pedonali e creazione di piste ciclabili per incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto.

Circa la prima, ritengo personalmente necessario prevedere urgentemente zone 30km/h (se non zone pedonali) e investire nell’arredo urbano nei luoghi dove c’è più necessità di porre attenzione sull’incolumità dei pedoni (es., prossimità delle scuole, parchi, chiese, campi sportivi, etc.). Nella nostra città si stenta a trovare anche semplicemente un attraversamento pedonale con delle strisce, segnaletica orizzontale e verticale ben evidenti e dell’illuminazione adeguata. Una delle poche azioni messe in atto dalle amministrazioni precedenti in questo senso è stata l’applicazione dei dissuasori di velocità, però in numero, a mio avviso, non sufficiente. Qui vorrei soffermarmi un secondo perché troppo spesso si ostacola l’utilizzo dei dissuasori di velocità a causa dell’intralcio che questi rappresentano per i mezzi di soccorso. Ciò è vero per i dissuasori tradizionali (attualmente presenti nel nostro comune), ma da anni esistono altre tipologie di dissuasori, come i cuscini berlinesi, che sono egualmente efficaci e non di intralcio per i mezzi di soccorso in quanto di solito di una larghezza inferiore alla distanza tra le ruote di grandi mezzi di trasporto come ambulanze o autobus. Investire in arredo urbano può richiedere ingenti risorse, ma diverse città per ovviare a questo problema stanno sfruttando la segnaletica orizzontale e jersey/ fioriere in cemento per delimitare le zone 30km/h e le zone pedonali.

Riguardo la seconda categoria, invece, reputo che in passato si sia sottovalutata la possibilità di incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto, in quanto, a mio avviso, gli sforzi messi in campo dalle passate amministrazioni sono stati insufficienti ed inefficaci. Abbiamo l’immensa fortuna di vivere in una città che gode in buona parte di territorio pianeggiante e con punti di interesse ravvicinati, motivo per cui la maggior parte dei cittadini dovrebbe spostarsi esclusivamente in bicicletta, come peraltro avviene in molte città del nord Italia, per non scomodare paesi esteri. Per farvi qualche esempio: uno studente che abita nel quartiere pontrinio e che ogni mattina deve recarsi al liceo scientifico, se accompagnato dai genitori, impiega in auto, in assenza di traffico (ipotesi irreale), 5 minuti per raggiungere scuola, mentre in bicicletta ne impiegherebbe 8; un genitore che abita al centro di Sora per accompagnare il proprio figlio a svolgere attività sportiva presso il centro di via Trecce impiega, senza traffico (ipotesi irreale), 5 minuti, mentre il proprio figlio in bicicletta, in autonomia, ne impiegherebbe 7; infine, un anziano che vuole recarsi al centro di Sora per qualsivoglia ragione e che abita a la selva, nei pressi dell’Hotel del Sole, impiegherebbe in auto 5 minuti, in assenza di traffico, e 7 in bicicletta.

L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto rispetto ad altri mezzi propri ha molteplici benefici per la comunità e per se stessi (riduzione della congestione del traffico, riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, risparmio economico, svolgimento di attività fisica, etc.) che non possono essere ignorati. Ad oggi, l’utilizzo della bicicletta nella nostra città è limitato a causa della scarsa sicurezza delle strade e di piste ciclabili non visibili, non sicure, disconnesse e non adeguate (le piste ciclabili non possono invadere i marciapiedi).

Vorrei concludere con un appello: personalmente non mi sento più pienamente sicuro a passeggiare per la nostra città a causa dei pirati della strada che oggigiorno la invadono. Spero vivamente, qualora non dovessero essere condivisi i miei pensieri, che almeno le forze dell’ordine intensifichino le attività di controllo della velocità, prima che io o altri concittadini subiscano le conseguenze di questi violenti».

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