Anche in caso di discutibili perizie sul vizio parziale di mente, i giudici devono propendere per quella che, pur nel «dubbio», consente al femminicida i relativi sconti di pena.
Con questa motivazione la Cassazione ha confermato la condanna a vent’anni di carcere per Antonio Palleschi, autore del terribile omicidio di Gilberta Palleschi, la docente d’inglese barbaramente uccisa il 1° Novembre 2014. Il cadavere della povera donna venne poi ritrovato in una zona impervia tra Campoli e Posta Fibreno il successivo 10 Dicembre.
In primo grado Palleschi è stato condannato all’ergastolo, ma nel 2017 la Corte di Appello di Roma, riconobbe il già menzionato vizio parziale di mente riducendo la pena a venti anni. Nonostante il ricorso in Cassazione, la pena ridotta è stata confermata.
Approfondimenti: Corriere, Repubblica.