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POLITICA

SORA – Petizione contro rifugiati in appartamento del centro: la posizione di Di Stefano e D’Orazio

Ecco le dichiarazioni rilasciate dai due consiglieri comunali.

Redazione Sora24
Redazione

Continua a far discutere la vicenda riguardante la petizione, firmata da 300 cittadini sorani, contro l’arrivo in una palazzina del centro cittadino di cinque richiedenti asilo. Le famiglie del condominio hanno presentato formale esposto al prefetto, mentre l’affitto dell’appartamento sarebbe a carico di una coop.

Abbiamo chiesto una dichiarazione in merito ai consiglieri di opposizione: Tersigni Valter, Tersigni Ernesto, Pintori Fabrizio, Di Stefano Luca e D’Orazio Maria Paola. Finora abbiamo ricevuto le dichiarazioni del giovane Di Stefano e della D’Orazio, che riportiamo fedelmente di seguito in attesa di ricevere e pubblicare le restanti.

Maria Paola D’Orazio: «In un paese civile e democratico mi sembra alquanto assurda una iniziativa così offensiva verso 5 migranti, a prescindere, che magari possono essere sia più acculturati e più civili di noi stessi, ma solo per il colore della pelle. Questo tipo di discriminazione sociale nella nostra città vosca è un segnale molto preoccupante ed imbarazzante per tutti sopratutti ma in particolar modo per chi fa l’amministratore. Purtroppo questo è il frutto dell’odio che nelle campagne mediatiche, la politica del governo centrale sta disseminato ovunque, e tra tutte quelle persone che ahimé si definiscono anche “cristiane” e magari anche cattoliche protestanti, e che in questa circostanza particolare hanno dimostrato di non essere culturalmente pronti ad una integrazione sociale nella propria comunità…..!».

Luca Di Stefano – «È scandaloso che nessuno si sia neanche degnato di avvisare i condomini, li ci sono famiglie che pagano mutui che hanno sacrificato gran parte della loro vita per comprare una casa in quel palazzo. Pur non avendo competenza sulla istituzione del CAS, tuttavia il Comune di Sora avrebbe dovuto essere informato dalla Prefettura del luogo prescelto per aprire un nuovo Centro di Accoglienza Straordinario sul suo territorio e, a seguito di tale informativa, avrebbe dovuto quantomeno rendere un proprio parere alla Prefettura: circostanza di cui i residenti ad oggi, non hanno avuto alcuna notizia».

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