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EVENTI E CULTURA

Sora: “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”

Sabato 23 settembre 2023 ore 20:30, Palazzo della Cultura.

Redazione Sora24
Redazione

L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro in collaborazione con l’Associazione Amici della Zampogna propone una rappresentazione teatrale inedita, dal titolo “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”. L’avvento dell’illuminismo e del razionalismo hanno portato l’uomo a cercare spiegazioni e interpretazioni della realtà soltanto attraverso il pensiero prettamente materialistico della “dea ragione”, facendolo trovare spesso in un labirinto senza via d’uscita dove l’umanità continua a vagare, decadendo in modo inversamente proporzionale al progresso tecnologico e scientifico.

I protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di cercare una via d’uscita attraverso la forza del Mito sulla scia delle “Metamorfosi” di Ovidio che, nella nostra antichissima Terra di Lavoro, nasce prima della Storia. Personaggi storici come Fra’ Diavolo, Giacinto de Sivo, Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare, Domenico Fuoco e personaggi poco noti ma realmente esistiti vengono resi in un racconto mitico nel quale si fondono e confondono tutte le contraddizioni fra la realtà storica, la trasposizione dispregiativa della vulgata dominante e la contrapposta narrazione leggendaria e quasi agiografica ancora viva nei racconti popolari.

La voce del Mito è resa attraverso testi scritti in lingua laborina da Raimondo Rotondi, da segnalare che non sono scritti in italiano e poi tradotti ma scritti direttamente in lingua volgare. La lingua laborina, o lingua di Terra di Lavoro che nasce con i “Placiti Cassinesi” è ancora comunemente utilizzata, pur con piccole variazioni locali, in tutta la ex Provincia di Terra di Lavoro, territorio che iniziava a Sora e terminava a Nola, abbracciando considerevoli porzioni delle odierne Regioni di Lazio, Campania e Molise.

La musiche dello spettacolo sono figlie di un repertorio identitario di brani di musica popolare tradizionale della Terra di Lavoro e a supporto c’è un corpo di ballo sempre di musica popolare. Nello spettacolo ci sono 5 attori, 5 musicisti e 2 ballerini, i testi sono scritti da Raimondo Rotondi che, come già spiegato, essendo scritti direttamente in lingua laborina da allo spettacolo un taglio, non soltanto storico artistico, ma anche antropologico e linguistico fino ad ora apprezzato da critici e accademici antropologici e sociologici a cominciare dal Prof.Emerito Domenico Scafoglio.

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