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CRONACA

Strade dissestate: Alessio, giovane sorano, scrive al Sindaco De Donatis

Un'analisi educata, serena e attenta che testimonia l'interesse alle problematiche della città da parte dei ragazzi di Sora, contrariamente a quel che si pensa e si dice.

Redazione Sora24
Redazione

«Egregio Signor Sindaco, desidero porre alla sua attenzione, in modo pubblico e trasparente, le situazioni, più o meno critiche, da sistemare in tutta Sora, accennando anche alla situazione dei rifiuti presenti nel fiume. In questa occasione, però, vorrei parlare delle strade.

Via Marsicana, Via Pontrinio, Via Giuseppe della Monica, Via Attilio Roccatani, Lungoliri Matteucci, Via Campo Boario, Via Moro, Via Napoli, Lungoliri Cavour, Via Madonna della Neve, Via G. Matteotti, Via Carpine, Via Cesare Balbo e molte altre. Se dovessi elencarle tutte, non mi basterebbe una giornata.

Non vedo perchè i cittadini che pagano le tasse debbano ritrovarsi situazioni di questo genere. Sono costretti a transitare su “rattoppi”, dislivelli, buche e a volte voragini! Magari sono anche forzati a fare manutenzione straordinaria alle proprie auto, proprio a causa delle strade dissestate, quando non sarebbero tenuti a farlo.

Non sarebbe meglio asfaltare completamente, con i tombini a livello e le dovute accortezze, una volta, in modo che duri nel tempo? Una città così bella e che potrebbe offrire molto di più di quanto già riesce, ha il diritto di essere sistemata! Come hanno il diritto i cittadini di avere i servizi per i quali pagano.

Certo, Sora non è la sola a presentare strade al limite della percorribilità: situazioni simili ne abbiamo anche a Isola del Liri e soprattutto sulla SSV Sora-Frosinone, quella che mi sorprende di più. È possibile che lì dove il limite di velocità è 90 Km/h, ci siano un’infinità di buche e dislivelli che mettono in serio pericolo chi percorre la superstrada? Non ci si può credere.

Non si tratta solo di chi ha la responsabilità di trattare tali questioni: si tratta di avere una coscienza e dei doveri verso la propria città. Un sindaco che ha rispetto per la propria città, verrà di conseguenza rispettato e ammirato, arrivando anche a essere un punto di riferimento per gli altri.

Le critiche, se così vogliamo chiamarle, dovrebbero essere utilizzate per migliorare e migliorarsi; non passare inosservate. Vale più una sua telefonata che cento lettere da parte dei cittadini. La ringrazio per l’attenzione, nella speranza che prenda atto di tutto ciò e per il tempo che dedicherà alla risoluzione di questo problema».

Alessio Marchione

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