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CRONACA

Teresa Bellanova: «Parola d’ordine, non arrendersi. Pronti 600 milioni per il Fondo Ristorazione»

Teresa Bellanova, Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali, assicura interventi veloci e sostanziosi anche per la filiera agricola: 700 milioni per l’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei mesi di novembre e dicembre e per il Fondo perduto, a cui abbiamo destinato complessivamente 3 miliardi e mezzo».

Redazione Sora24
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Teresa Bellanova invita i ristoratori a non mollare e assicura consistenti aiuti da parte del Governo. «Non arrendersi. È la parola d’ordine emersa oggi al congresso dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Se il made in Italy ha il successo globale che tutti conosciamo è anche grazie a tanti artigiani del cibo che ogni giorno lavorano nelle cucine di tutto il mondo. E che fanno della ristorazione un pezzo centrale della filiera agroalimentare – scrive la Ministra sulla sua pagina social. Un patrimonio prezioso, da difendere, perché senza ristoranti la filiera agroalimentare si ferma. Per questo ho combattuto fino alla fine perché l’orario di chiusura dei locali fosse fissato alle 23.

Solo con gli ultimi due Decreti, Ristori 1 e 2, destiniamo alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, incluse le aziende produttrici di vino e di birra, 700 milioni per l’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei mesi di novembre e dicembre e per il Fondo perduto, a cui abbiamo destinato complessivamente 3 miliardi e mezzo. E ho voluto con forza il Fondo Ristorazione, 600 milioni di euro per l’acquisto di prodotti agroalimentari, pronto a partire in tempi record.

Una misura importantissima – continua Bellanova, per dare una risposta efficace al mercato interno, alle aziende, alle donne e agli uomini che vi lavorano e a tutta la filiera, per rilanciare gli acquisti di prodotti agroalimentari di qualità e di origine italiana, per impedire lo spreco alimentare e puntare al recupero virtuoso delle eccedenze alimentari.

È un primo, fondamentale passo – conclude capodelegazione di Italia Viva. Gli altri dovremo farli insieme condividendo tassello dopo tassello una strategia ampia che riconosca sempre più precisamente alla ristorazione il ruolo che le è proprio e che non guarda solo al cibo. Perchè quando parlo di qualità, eccellenza, sicurezza alimentare, tracciabilità, diritto del consumatore ad essere informato in modo trasparente e corretto sull’origine dei cibi e sul viaggio dal campo e dal mare alla tavola, mi riferisco a un intero sistema e parlo anche dei nostri ristoratori, delle loro aziende piccole e grandi. E parlo delle donne e degli uomini che con coraggio e determinazione continuano a indossare quel meraviglioso cappello per dare ogni giorno il meglio di sé».

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