Queste le tre domande su cui si sono confrontati oggi i sei candidati a Sindaco di Sora, intervenuti tutti all’incontro dal tema “SPORT COME IMPRESA SOCIALE”, tenutosi presso l’impianto sportivo Sportfly.
1) Sport e salute
In Italia il 30% degli adulti tra i 18 ed i 69 anni conduce una vita sedentaria, non praticando alcuno sport. Secondo gli ultimi dati ISTAT, il 38% delle persone dai 3 anni in su ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport e né altre forme di attività fisica. Solo un bambino su 10 fa attività fisica in modo adeguato per la sua età e circa 1 su 4 dichiara di non aver svolto mai alcuna attività fisica.
Ritenete che sia tra i compiti dell’Amministrazione comunale la promozione di uno stile di vita sano e volto alla pratica sportiva? Cosa proponete nei vostri programmi?
2) Sport nel sociale
In riferimento agli indici ISTAT sulla pratica sportiva, una barriera è rappresentata dai costi a volte proibitivi per alcune fasce sociali. Per le famiglie indigenti lo sport può costituire un’occasione importante di aggregazione e crescita.
Cosa proponete per facilitare l’accesso delle categorie sociali più deboli all’attività sportiva?
3) Impianti sportivi pubblici e privati
Molte società e associazioni sportive presenti a Sora e operanti in vari settori dello sport creano occupazione e posti di lavoro da anni. In un periodo di forte crisi nel settore dell’impresa sportiva, dovuta essenzialmente agli altissimi costi di gestione, gli investimenti del Comune nell’impiantistica sportiva pubblica potrebbero operare in competizione con tutti quei privati che, nel corso degli anni, hanno sostenuto e sostengono ingenti spese per la realizzazione ed il mantenimento del proprio impianto.
Come pensate di bilanciare l’interesse all’esistenza e alla gestione di strutture sportive pubbliche con la salvaguardia di una sana concorrenza con quelle private?
