Lunedì 8 luglio 2024 alle ore 21:00, nel chiostro del “Palazzo della Cultura”, avrà luogo la “prima” dello spettacolo dal titolo “Vittorio De Sica sotto il cielo di Sora“, ideato e interpretato da Luca Mascolo e dedicato al grande attore e regista nato proprio nella nostra cittadina. Lo spettacolo è realizzato con il patrocinio del Comune di Sora e il contributo produttivo dell’Associazione “Il Faro Onlus”.
La serata sarà caratterizzata da musiche e testi inerenti alla magnifica storia artistica di De Sica, del quale, a novembre prossimo, ricorrerà il 50° anniversario della scomparsa.
I musicisti che accompagneranno Luca Mascolo:
- al Violoncello, Donato Cedrone;
- alla Chitarra Classica, Valentina Di Silvestro.
Assistente alla Regia e Grafica, Ida Carmen Maurano.
SINOSSI – A 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, questo evento vuole omaggiare il Maestro del Neorealismo e celebrare il rapporto tra l’artista e Sora, la città che gli ha dato i natali e l’ha cullato nella sua adolescenza. Non a caso questa serata si svolge a pochi passi dalla casa in cui De Sica vide la luce il 7 luglio del 1901. I legami sono il tema di questo spettacolo fatto di recitazione e musica, che nell’arco di un’ora e poco più racconterà non solo alcuni momenti fondamentali nella carriera di De Sica, ma farà conoscere meglio al pubblico il mondo attorno a De Sica; l’arte del suo tempo, le opere letterarie che l’hanno influenzato, l’amore per Napoli, la canzone d’epoca, le macchiette, i versi di Salvatore Di Giacomo, la Ciociara di Moravia, L’oro di Napoli di Marotta e Totò il buono di Cesare Zavattini. Tutte esperienze o momenti artistici che De Sica ha incontrato nel corso della sua carriera.
NOTE DI REGIA – Vittorio de Sica nasce a Sora nel 1901 da padre di Giffoni e madre napoletana, e a 13 anni si trasferisce con la famiglia a Napoli. Dove si possono ritrovare i segni dell’infanzia? Restano dei segni di Sora in De Sica? Quando vedo certe foto, certi suoi ritratti in bianco e nero riesco a percepire qualcosa di familiare in quello sguardo, qualcosa che si rivela anche nel suo percorso artistico; quel qualcosa a mio parere ravvisa un’aria di Sora. La carriera di De Sica ha avuto tante fasi; lui è stato prima attor giovane teatrale, fine dicitore, poi divo del cinema anni 30 e famoso interprete di tante canzoni. La cosa che però più mi incuriosisce è il rapporto che De Sica ha avuto con la macchina da presa quando ha deciso di passare dall’altra parte cioè di diventare regista; la scelta, l’esigenza che Vittorio De Sica ha sentito di descrivere e raccontare un’umanità che in quei tempi ahimè si ritrovava in giro per l’Italia nelle grandi come nelle piccole città. Era un’umanità semplice, l’umanità della povera gente che con dignità e tenacia resisteva e tirava avanti a campare come poteva nel dopoguerra; una gente autentica e popolare. A me, da sorano, piace pensare che il primo incontro di De Sica con questa umanità sincera più che passare per Napoli, sia avvenuto da quei vicoli e da quelle stradine del centro storico di Sora e da quelle facce da quelle anime che forse lui ha voluto continuare a portare sullo schermo e ha voluto raccontare. Questo spettacolo dunque è uno spettacolo per la comunità, per la cittadinanza di Sora, un momento per ricordare assieme un nostro concittadino e riflettere anche sulle nostra storia.
MUSICHE:
- PARLAMI D’AMORE MARIÙ: Ennio Neri – Cesare Andrea Bixio
- E NON STA BENE: Pisano – Cioffi
- ARRABBIATI CANAGLIA: Pisano – Cioffi
- LODOVICO: Mascheroni – Ramo
- IO SON PACIFICO: Mascheroni – Marf
- ANEMA E CORE: Salve D’Esposito – Tito Manlio
- MUNASTERIO ‘E SANTA CHIARA: Michele Galdieri – Alberto Barberis
- DDUJE PARAVISE: Ciro Parente – E. A. Mario
- PARLAMI D’AMORE MARIÙ: Ennio Neri – Cesare Andrea Bixio
TESTI:
- L’ORO DI NAPOLI: Giuseppe Marotta
- LA CIOCIARA: Alberto Moravia
- LASSAMM FA’ A DIO: Salvatore Di Giacomo
- FILUMENA MARTURANO: Eduardo De Filippo
- LETTERE DAL SET: Vittorio De Sica
- LA POETICA DELLA VERITÀ: Vittorio De Sica
- TOTÒ IL BUONO: Cesare Zavattini
LUCA MASCOLO BIO
Attore e musicista, nasce a Sora; dopo aver conseguito la laurea in DAMS presso la facoltà di Lettere di Roma Tre, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma nel 2010. Nei 3 anni successivi si perfeziona presso il Centro Teatrale Santa Cristina sotto la guida del M° Luca Ronconi, che lo vorrà come interprete del “Padre” in “In cerca d’autore-Studio su i Sei Personaggi” di Pirandello, spettacolo prodotto assieme al Piccolo Teatro di Milano. Debutta al Teatro Argentina di Roma diretto da Gabriele Lavia ne “I Masnadieri” di Schiller; lo stesso Lavia lo dirigerà di nuovo in “Vita di Galileo” di Brecht prodotto dal Teatro Nazionale della Toscana. Sempre per il Teatro di Roma è stato diretto da Massimo Popolizio in “Un Nemico del Popolo” di Henrik Ibsen e in “Centuria” di Giorgio Manganelli. Debutta alla regia nel 2022 con “Il Testamento di Beethoven” di cui è anche autore e interprete. Nel 2023 firma la regia di “Dopo la fine/After the end” di Dennis Kelly mentre nel 2024 cura l’ideazione di “Morricone oltre la pellicola”. Dal 2010 ad oggi ha collaborato tra gli altri con: Eimuntas Nekrošius, Valerio Binasco, Nicolaj Karpov , Antonio Latella, Lorenzo Salveti, Sergio Rubini, Michele Placido, Sivio Peroni, Massimiliano Farau, Peter Clough, Kristin Linklater, Charlotte Munksø, Joe Blatchley. In cinema e televisione è stato diretto da: Joe Wright, Mario Martone, Christoph Schrewe, Marco Pontecorvo, Paolo Santamaria.