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POLITICA

Zingaretti annuncia arrivo grande oncologo a Sora. Ma il resto?

Redazione Sora24
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Questo è quanto dichiarato dal Presidente Nicola Zingaretti sul suo sito ufficiale: «Non abbiamo mai preso in considerazione né l’ipotesi di ridimensionamento né di chiusura dell’ospedale SS. Trinità di Sora. La struttura riprenderà a funzionare in tutti i suoi reparti dopo l’estate. I ridimensionamenti attuali sono, come già spiegato, ordinaria amministrazione. Misure simili vengono assunte ogni anno in tutte le Asl e ospedali del Lazio, per garantire al personale il diritto alle ferie.

Quest’anno l’impatto è più sentito a causa del blocco del turn-over disposto dal Governo ma in ogni caso dentro un quadro di assoluta governabilità e sicurezza per i pazienti. Da settembre, come da progetti presentati dal Direttore generale, Sora ospiterà il polo oncologico della Asl che funzionerà con l’apporto di uno dei migliori chirurghi oncologici d’Italia che ha già dato la sua disponibilità. Asl e Regione stanno progettando per Sora un futuro d’eccellenza, non la chiusura».

Accogliamo certamente con soddisfazione la possibilità di diventare un punto di riferimento nazionale per l’oncologia. Ricordiamo tuttavia al presidente Zingaretti che un polo di eccellenza deve essere composto da tutti reparti di eccellenza, per far sì che la punta di diamante dell’ospedale sia davvero di eccellenza.

È opportuno quindi non trascurare gli altri reparti del SS. Trinità, anzi rafforzarli, a cominciare da Ortopedia e Pediatria, che hanno bisogno almeno di 5 medici, 3 ortopedici e due pediatri, per tornare almeno nelle condizioni del 2011.

La struttura ubicata sul colle di S.Marciano a Sora è la più grande di tutta la provincia: nacque infatti come policlinico da 700 posti letto con annessa facoltà di medicina e chirurgia. Poi, però, la politica rovinò tutto. Tuttavia il debito resta, non con i cittadini sorani bensì con tutti gli italiani che hanno buttato il sangue per pagare le tasse e permettere la realizzazione di un’opera del genere.

L’istituzione del polo di oncologia sarebbe un buon primo passo, tuttavia questa immensa e possente struttura, pagata fiori di miliardi dai contribuenti, deve essere valorizzata al massimo e vista in modo baricentrico rispetto a Pescara, Roma, Napoli e Bari, non in una posizione marginale del Lazio.

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